88 – 10 – Pari e patta, per usare un gergo sportivo, nell’area del Basso Lago. I sindaci di Mandello, Abbadia e Varenna si sono dichiarati favorevoli ad una fusione, mentre contrari sono i primi cittadini di Perledo, Esino Lario e Lierna. (L’articolo introduttivo. 88-10: Fusione tra Comuni. Chi ci sta?)
Ecco nel dettaglio i commenti dei sindaci:
ABBADIA LARIANA (3.188 abitanti) – Cristina Bartesaghi (Sì): “Indubbiamente per un piccolo-medio Comune come il nostro i vantaggi sarebbero di tipo finanziario, poiché con la fusione si realizzerebbero economie per i servizi su vasta scala come ad esempio la raccolta rifiuti e la gestione dei centri di raccolta. Ma ci sarebbero anche vantaggi in ambito amministrativo-burocratico avendo un’unica gestione degli atti di Giunta e Consiglio e di tutti i documenti in genere. In ambito gestionale stessa cosa e penso ad esempio al sociale, così per la scuola. Penso poi all’aspetto organizzativo come nel caso dell’offerta turistica o culturale che se programmata su un territorio più ampio avrebbe un maggiore respiro. E’ necessario però tener conto anche di alcune reali difficoltà: la rappresentatività politico-amministrativa (nel Consiglio comunale è necessario siano presenti persone provenienti dai diversi territori), la vicinanza Amministrazione-cittadino (l’accentrare alcuni servizi obbliga il cittadino a spostarsi) e la “perdita” di una identità peculiare legata all’essere paese. Anche se è pur vero che il Comune di Abbadia è già nato dalla fusione tra Abbadia Sopr’Adda e Linzanico. Attualmente alcuni servizi sono organizzati tramite convenzioni, per la maggior parte con il Comune di Mandello Lario e con Ballabio, Lecco e Bellano”.
ESINO LARIO (745 abitanti) – Pietro Pensa (No): “Esino in passato era divisa in Esino superiore e inferiore, è stato il mio prozio, Giuseppe Pensa, nel ’29 a riunirli in un unico Comune. Quello che conta oggi è iniziare un percorso virtuoso di risparmi e condivisione di servizio che però, a mio parere, deve mantenere l’identità del nostro comune. Stiamo lavorando con Perledo, Varenna e Lierna per una gestione associata, unificando il servizio di segreteria, presto anche l’ufficio tecnico e la vigilanza. Per ora però non parliamo di unificazione dei Comuni ma solo di alcune funzioni”.
LIERNA (2.141 abitanti) – Edoardo Zucchi (No): “Riguardo alle fusioni sono molto scettico, non si riesce a capire se effettivamente vi siano dei risparmi e dei guadagni oppure un miglioramento di servizi. Con le unioni invece nel tempo cambiano le amministrazioni, le persone e i pareri. Noi abbiamo iniziato un percorso di collaborazione con Esino, Perledo e Varenna quando la legge spingeva i comuni in quella direzione e proseguiremo. Tuttavia anche le funzioni associate hanno dei limiti, non funzionano per colpa della legge. Ci sono delle spese da affrontare, per esempio per uniformare i sistemi operativi e se il personale è poco i dipendenti devono assolvere più funzioni”.
MANDELLO DEL LARIO (10.493 abitanti) – Riccardo Fasoli (Sì): “La fusione è un’eventualità che non vediamo di cattivo occhio. Certo, non deve essere una soluzione di comodo per le amministrazioni ma un evidente ed effettivo vantaggio per tutti i cittadini. Unirsi potrebbe permettere di liberare maggiori risorse dal patto di stabilità e liberarci da alcuni vincoli ‘assunzionali’, oltre a unire professionalità che oggi sono poco efficienti in quanto occupate in funzioni identiche e duplicate nei diversi comuni. A fronte di una Fusione la problematica più importante, vista la conformazione del nostro territorio, è quella di riuscire a mantenere la vicinanza al cittadino ai servizi erogati. Il rischio è di disperdere risorse anziché ottimizzarle. Considerando poi la nostra dimensione, il rischio è anche quello di ‘diluire’ i servizi, migliorandoli per i cittadini dei comuni più piccoli e peggiorandoli per i nostri cittadini. Arrivare ovunque potrebbe voler dire arrivarci male. Sul fronte delle collaborazioni con altri Comuni, attualmente non abbiamo veri e propri servizi associati, per ora siamo collegati con Abbadia per il servizio di segreteria comunale. Questa è già un’ottima collaborazione perché ci consente di scambiare moltissime informazioni circa metodologie di lavoro e provvedimenti adottati, in modo da evitare stessi errori e riutilizzare le reciproche buone pratiche. Lavoriamo insieme anche nell’appalto per la mensa scolastica e, a breve , dovremmo partire con il centro del riuso. Quel che è certo è che la positività della Fusione con altri comuni deve essere percepita dalla popolazione e non calata dall’alto”.
PERLEDO (1.012 abitanti) – Fernando Fernando De Giambattista (No): “Non sono molto d’accordo con la fusione dei comuni, peggio ancora riguardo alle unioni e a guardare bene stanno saltando per aria tutte. La fusione può esserci solo se i sindaci e dei cittadini abbandoneranno il campanile. I piccoli paesi sono molto chiusi ancora. Momentaneamente non se ne parla per Perledo, sono favorevole nel proseguire la strada della condivisione dei servizi e con i comuni vicini siamo riusciti a raggiungere un’intesa dopo un percorso di cinque anni. Troppi tagli mettono in difficoltà i Comuni, in passato avevamo una segretaria per sei ore la settimana, oggi associandoci con Varenna, Lierna ed Esino spendiamo lo stesso ma abbiamo una segretaria per 38 ore la settimana”.
VARENNA (783 abitanti) – Mauro Manzoni (Sì): “Assolutamente favorevole. Il principio della legge è corretto; è dovere di noi amministratori realizzare tutte le economie di scala possibili per ridurre i costi e spendere al meglio le risorse disponibili. L’operazione deve essere graduale, avendo come obiettivi principali la qualità dei servizi agli utenti, il mantenimento delle identità di ciascun paese e i posti di lavoro del personale. L’economia ci spingerà comunque in quella direzione, benché l’ultima parola debba spettare ai cittadini che, dopo una puntuale informazione, dovranno esprimersi favorevolmente o meno attraverso un referendum. Varenna gestisce servizi con i Comuni di Perledo, Esino Lario e Lierna, i servizi di Catasto e di Protezione Civile e i Servizi Scolastici, una soluzione comunque debole, pasticciata e poco coraggiosa. Finalmente quest’anno, insieme ai Comuni di Perledo e Esino Lario, abbiamo attivato la convenzione del servizio di Segreteria, snodo fondamentale per la realizzazione di più solide collaborazioni a lungo termine. Nel futuro ci auguriamo di adottare la stessa soluzione anche per il Servizio Tecnico e la Polizia Locale. Il cammino non sarà facile, ma la determinazione mia e dei colleghi sindaci fa ben sperare”.