Il sindaco Milani respinge le accuse del “sindacato degli ambientalisti”: assemblea pubblica per spiegare le ragioni
Il primo cittadino ha ricevuto l’endorsement dei consiglieri provinciali Stefano Simonetti e Matteo Manzoni
AIRUNO – “Al netto di tutte le polemiche divampate in questi giorni, nessuno ci ha ancora spiegato cosa abbia fatto il Plis in questi 10 anni per Airuno. E qualcuno dovrebbe pure chiedersi in maniera critica perché il numero di Comuni aderenti si sia ridotto della metà passando dai 13 del 2014 a quelli di oggi”. Alessandro Milani non ci sta a passare per un sindaco contro l’ambiente. E per questo ha convocato per il prossimo 25 ottobre alle 21 un’assemblea pubblica per affrontare la questione del Parco.
“Il Plis non ha fatto niente per Airuno in questi anni”
“L’argomento sta suscitando un ampio dibattito ed è giusto fare chiarezza. Spiegheremo perché siamo usciti dal Plis e perché abbiamo stoppato l’iter di ingresso nel Parco del Curone. E chiederemo agli pseudo ambientalisti (il riferimento è all’associazione Monte di Brianza che ha preso posizione sulla vicenda con un comunicato) che dicono di aver tanto a cuore l’ambiente, cosa hanno fatto in questi anni per il nostro territorio”. A dare manforte al primo cittadino, oltre agli esponenti della Giunta e ai consiglieri di maggioranza, anche i consiglieri provinciali Stefano Simonetti e Matteo Manzoni, sindaco, quest’ultimo, di Crandola Valsassina.
“Sono qui innanzitutto come portavoce del comitato spontaneo nato circa due anni fa per dire no all’estensione del Parco del Curone nei comuni di Olgiate, Airuno, Valgreghentino e Olginate – ha esordito Simonetti – . Abbiamo raccolto 2770 firme che abbiamo sottoposto all’attenzione dell’assessore regionale all’Ambiente Fabio Rolfi”.
Simonetti: “La difesa dell’ambiente non passa necessariamente da un parco”
Simonetti ha messo subito le mani avanti: “Sono un guardia pesca, sono presidente della Fipsas e sono un ambientalista. Detto questo, ritengo che non sia obbligatorio passare dal contenitore parco per difendere e preservare le nostre colline e l’ambiente. Dobbiamo avere l’onestà di dire che il Plis in questi anni ha fallito: basta vedere gli obiettivi indicati alla sua costituzione e confrontarli con quelli raggiunti per capire che non ha funzionato. E la soluzione non può essere quella di passare al Parco del Curone che porta più vincoli e divieti”. Simonetti ha poi chiuso il suo intervento con un endorsement convinto a Milani: “E’ stato bravo perché ha avuto il coraggio di ascoltare i cittadini e tradurre le loro richieste in modo concreto”. Per il consigliere valgreghentinese, la vera sfida è quella della riforma delle regole dei parchi: “Giusta la tutela del paesaggio. Penso ad esempio al fiume Adda. Ma è assurdo che vi sia una fascia di tutela che paralizzi anche le zone situate lontano del fiume”.
Manzoni: “Sacrosanta la volontà popolare”
Una posizione condivisa anche da Matteo Manzoni, sindaco di Crandola e consigliere provinciale del gruppo Libertà e Autonomia: “Come esponente di Forza Italia sono qui a ribadire che è sacrosanto tenere conto della volontà popolare senza far calare dell’alto delle decisioni. A chi poi ha criticato la scelta di uscire dal Plis, contestando lo stato di abbandono dei boschi, voglio ricordare che gli alberi non crescono in due mesi, ma in 20 anni”. Il riferimento, preciso e diretto, è all’ex sindaco Adele Gatti che, nell’ultimo consiglio comunale, quando è stata votata l’uscita dal Plis, ha sottolineato il generale stato di abbandono dei boschi.
“Ci teniamo al verde e lo abbiamo dimostrato creando la consulta ambiente – ha aggiunto l’assessore Claudio Rossi-. Vogliamo tutelare i coltivatori e proprio per questo abbiamo già incontrato la Regione e il Gal 4 parchi per capire che strade perseguire per ottenere finanziamenti e contributi. La verità è che il Plis non ha fatto niente per Airuno. Ci hanno rimproverato di aver votato a favore un anno fa alla delibera di ingresso nel Parco del Curone. Vero, ma quello che è fondamentale è aver votato a suo tempo contro il Plis. Il Curone ci era sembrato il male minore”.
Appuntamento al 25 ottobre
L’assemblea del 25 ottobre servirà proprio per chiarire i dubbi e presentare lo status quo: “Siamo convinti di quello che abbiamo fatto – ha concluso il capogruppo di maggioranza Simone Tavola -. L’ex sindaco Gatti ha anche fornito in consiglio comunale delle informazioni non precise, dicendo che l’associazione Gli Amici di Tino avevano ricevuto tramite Plis un contributo di 2000 euro. La minoranza stessa, con una mail inviata in Comune, ha poi voluto precisare che la somma stanziata all’associazione ammontava invece a 900 euro”.