Appello per Lecco inaugura la sede: “Diamo voce alla cittadinanza attiva”

LECCO – Si sono riuniti in numerosi nella serata di martedì per l’inaugurazione della nuova sede elettorale di Appello per Lecco, in Corso Martiri della Liberazione al civico 140: oltre ai volontari e ai simpatizzanti hanno presenziato all’importante appuntamento il leader del Patto Civico Umberto Ambrosoli e il presidente della rete del civismo lombardo Maria Luisa Melli.

Assente il primo cittadino lecchese Virginio Brivio, colto da un lieve malore (probabilmente a causa dello stress hanno fatto sapere dal pronto soccorso) nel pomeriggio e ricoverato in ospedale per alcuni accertamenti (vedi articolo). Hanno portato il saluto del sindaco l’assessore alla cultura Michele Tavola, di Appello per Lecco, e il segretario provinciale del Pd Fausto Crimella.

“Questo posto solo quindici giorni fa era solo tubi che uscivano e pendevano dal soffitto: tutto quello che vediamo è opera dei nostri magnifici volontari a cui va il nostro più sentito ringraziamento” ha esordito Corrado Valsecchi, portavoce dell’Associazione presieduta da Rinaldo Zanini. Grande la soddisfazione espressa da quest’ultimo, che ha voluto ricordare il valore di una democrazia che cresce nascendo dal basso: “Penso sia finita l’era delle ideologie – ha affermato Zanini – e che sia cominciata l’era del pensiero: dobbiamo ripensare alle cose partendo dal pragmatismo di tutti i giorni. Spesso sento dire che manca la fiducia nella politica: vorrei dire che la politica non va confusa coi gestori della politica, una quota dei quali purtroppo non è certo degna di questa fiducia.”

Una storia relativamente breve, quella dell’Associazione di Appello per Lecco, in campo per le elezioni di maggio a fianco di Virginio Brivio: “Sono 5 anni, quasi, e penso che da allora siano cambiate molte cose – ha proseguito il presidente Zanini – abbiamo certamente dimostrato di aver condizionato in maniera positiva la nostra comunità.”

La nuova sede sarà già attiva il prossimo sabato 14 febbraio: convocata per le 10 l’assemblea di Appello per Lecco che tra le altre cose deciderà alcuni orientamenti programmatici e relativi alle alleanze per l’imminente campagna elettorale: “Stiamo portando avanti un confronto serrato col Pd, nostro alleato da 5 anni ormai – ha dichiarato Valsecchi – un’intesa è già stata raggiunta e auspichiamo il raggiungimento di un accordo: vorremmo chiarire ai nostri associati e alla cittadinanza le basi della ripartenza. Certo niente è facile, la crisi è stata devastante, ma ci sono cose che si possono fare e costano poco e Appello lo ha dimostrato: saremo i rappresentanti di una cittadinanza attiva.”

Importanza del civismo e concretezza del “fare insieme” al centro degli interventi dei due ospiti Maria Luisa Melli e Umberto Ambrosoli: “La rete del civismo è nata dopo le elezioni del 2013: penso sia molto importante che un’esperienza del genere esca dalla comunità per essere replicata in realtà più grandi: l’augurio è che l’impegno civico diventi patrimonio comune della politica” ha detto Maria Luisa Melli.

“Io non saprei dire se la differenza tra un partito e il civismo sia il pragmatismo – ha dichiarato Ambrosoli – ma so che quello che conta è arrivare ad un programma politico, magari pensato e alimentato da forze anche diverse tra loro e che hanno la possibilità di partecipare ad un confronto su quelli che sono i bisogni della collettività. Amministrare una città non è amministrare un condominio ma è indicare una strada, porre la prima pietra e coinvolgere in quel cammino. La crisi ha condizionato drasticamente il ruolo dell’amministrazione, è vero, ma la campagna elettorale rimane un momento meraviglioso dove si assapora la vittoria dell’aver partecipato, come ho imparato: il problema attuale sono gli interlocutori chiamati ad occuparsi della cosa pubblica. Il problema è anche quello di cedere alla tentazione di voler tirare a bordo più gente possibile. io so che Appello per Lecco non vuole essere unicamente un marchio da mettere sulla scheda elettorale – ha quindi concluso Ambrosoli – ma essere parte costitutiva del programma politico, vero obiettivo della campagna elettorale, del cambiamento e della responsabilità verso cui ogni cambiamento deve evolvere.”