TORRE DE BUSI- Non ci sta il comune montano, che giovedì sera, giovedì 12 maggio, durante la seduta del consiglio comunale ha rigettato l’ordine del giorno deliberato dall’Assemblea dei sindaci ente di 2° livello area vasta di Lecco e ad unanimità ha riconosciuto il Comitato tutela del territorio, che porterà avanti un’opera di sensibilizzzazione sul tema e una petizione.
La Provincia di Lecco chiedeva ai comuni di sostenere il proprio orientamento nella creazione dell’area vasta comprendente Como- Lecco- Monza, mantenendo l’unitarietà del sistema laghi e Brianza oltre a quella dei territori, e di mettere a conoscenza i propri cittadini della scelta, ma Torre de’ Busi, con in prima linea il proprio sindaco Eleonora Ninkovic, ha rispedito la proposta al mittente.
Le motivazioni del primo cittadino sono chiare: “Abbiamo i servizi già con Bergamo, con ben quattro società pubbliche partecipate- riferendosi al servizio idrico, la raccolta rifiuti, le fuzioni associate di Polizia locale e la centrale unica di committenza- abbiamo tradizioni e cultura condivise, dalla cucina alle tradizioni religiose…” senza contare, poi, la morfologia del territorio, le dimensioni demografiche più vicine ai paesi bergamaschi che a quelli monzesi.
“Eravamo già bergamaschi ci hanno tolto contro la volontà di un referendum… Se la riforma serve a ridurre costi e strutture non vorremmo mai trovarci a girare negli uffici da Como a Monza” continua la Ninkovic, che aggiunge; “Se dopo questa riforma passasse il disegno di legge di unire i comuni sotto i 5000 abitanti saremmo pronti a legarci a Caprino Bergamasco, insieme raggiungeremmo quota 5300 abitanti… Molti cittadini che hanno vissuto il primo passaggio da Bergamo a Lecco e ne hanno visto i risultati, hanno detto di non voler neanche immaginare un’altra cosa così”.
Per portare avanti questa linea di pensiero e promuovere una petizione, che è possibile firmare anche in comune, oltre che negli appositi stand che verranno allestiti, è nato il Comitato tutela del territorio, formato da Sara Beloli, Mara Campobasso, Valentina Carenini e Umberto Spreafico, che ieri sera è stato registrato fra le associazioni e gruppi del territorio, “chiunque si rispecchi nelle nostre idee può aderire come promotore” ci spiegano, alcuni consiglieri di maggioranza hanno già accettato depositando l’informativa per la raccolta firme, che finora sono arrivate a quota venti raccolte, ma che si prospetta saranno molte di più negli immediati prossimi giorni.
“Si parla di ristrutturazioni e riorganizzazzioni per ridurre i costi, ma non sono previste risorse per i servizi, con Lecco-Como-Monza si andrebbe a creare un’area vasta di oltre un milione e 500mila abitanti, non siamo gli unici ad aver visto in questo un pericolo di degrado e disagio per noi piccoli paesi ai confini, anche 42 comuni di Crema hanno chiesto di entrare nell’area di Bergamo con la differenza che noi in passato ne facevamo già parte!” conclude così il sindaco, che promette tutto l’appoggio necessario al comitato per portare avanti una battaglia per la salvaguardia del territorio.