LECCO – “Serve lavoro, non cittadinanza”. Questo è il messaggio che Casapound ha affidato ad uno striscione appeso lungo la Statale 36. Un nuovo blitz del movimento di estrema destra che già a fine agosto aveva esposto uno striscione pro- Assad sull’Adda, tra il ponte Kennedy e il ponte Vecchio .
L’azione è stata preceduta nel fine settimana da un volantinaggio nel comune di Osnago per ribadire la posizione del movimento sulla questione della cittadinanza ai figli di migranti nati in Italia. Casapound contrappone la questione alla crisi economica:
“Crediamo che le priorità di questo governo debbano essere altre rispetto al portare avanti una politica di integrazione forzata tramite strumenti come lo Ius Soli, che – denunciano in una nota – non ha nulla di naturale e naturalmente consequenziale nell’ evoluzione sociale di un paese, anzi, rappresenta un meccanismo peculiare solo di quei paesi di origine coloniale (come gli USA) con la sola finalità del ripopolamento”.
Casapound fa sapere che si opporrà “con tutti i mezzi possibili affinché questa ipotesi, inaccettabile, venga assunta a legge dello Stato, in quanto, unita all’ immigrazione di massa, alla pressione fiscale asfissiante che ha portato al fallimento di così tante imprese e alla perdita di tantissimi posti di lavoro, non farebbero altro che innescare una spirale decadente rovinosa e una guerra tra poveri”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL





































