Isolata al di là del torrente, Mazzoleni chiede un rapido intervento
“Le persone stanno aspettando da oltre un mese una soluzione”
CALOLZIOCORTE – “Dopo l’ennesima telefonata ricevuta dalla signora Maria Valsecchi mi sento in dovere di richiamare l’attenzione su ciò che sta accadendo in quel lembo di Calolziocorte dimenticato da tutti”.
Il consigliere di minoranza Sonia Mazzoleni (Cittadini Uniti per Calolziocorte) sta seguendo la vicenda dell’anziana che, per raggiungere la propria abitazione, deve attraversare il torrente Carpine a Sala.
“All’ennesiama richiesta la signora si è sentita rispondere dagli uffici comunali che ‘manca l’incaricato e l’assessore è assente’. La signora vive a stretto contatto con il torrente Carpine e, a seguito dei temporali dei giorni scorsi, è nuovamente isolata – continua Mazzoleni -. Non posso fare altro che segnalare come questa Amministrazione, capace di prometter ‘mari e monti’, non sia ancora intervenuta per ripristinare l’unico passaggio che possa consentire all’ottantenne signora di ‘comunicare’ con il resto del mondo e così pure al proprietario del ricovero animali situato sulla sponda, il cui passaggio è inibito dai detriti trasportati dal maltempo”.
Il consigliere ha segnalato già da tempo il problema all’amministrazione, in particolare durante l’ultimo Consiglio Comunale, perché a seguito delle alluvioni verificatesi sono numerosi i detriti che devono essere rimossi per consentire il passaggio dei mezzi e un normale deflusso delle acque verso valle.
“Si è creato un pericoloso sbarramento, ricordo che nelle vicinanze ci sono degli insediamenti produttivi. Peccato che da oltre un mese le persone coinvolte attendono un intervento del Comune, promesso ma mai effettuato, e si sono dovute arrangiare in qualche modo”.
Sonia Mazzoleni attacca la maggioranza: “Ho assistito durante il Consiglio Comunale a una bella ‘auto-sviolinata” per un grosso intervento risolutivo (tra l’altro lavoro iniziato dalla precedente amministrazione Valsecchi) che verrà effettuato sul fronte di frana situato a Monte Marenzo (spero in tempi brevi), ma evidentemente ci si è dimenticati di chi, tutti i giorni, vive in quel contesto. Non capisco cosa si stia aspettando visto che le risorse economiche a questa Amministrazione non mancano e l’altra soluzione a costo ‘zero’ sarebbe semplice (come aveva dichiarato anche il Sindaco Ghezzi lo scorso autunno): si potrebbe temporaneamente incaricare un’impresa, attraverso un bando o procedure che gli uffici adottano ad hoc per altre situazioni, per liberare il guado dal materiale ghiaioso e svuotare la vasca di raccolta esistente, consentendo alla stessa impresa il riutilizzo del materiale per sottofondi o altri usi, vista la qualità del pietrisco. Tutto ciò consentirebbe di tamponare una situazione, la cui risoluzione complessiva richiederà tempo e risorse economiche non indifferenti, ma nel contempo non lascerebbe isolata la signora Maria e consentirebbe al proprietario della stalla di accudire gli animali secondo i dovuti criteri”.
Mazzoleni chiude con una domanda? “Ci sono cose che vengono risolte a una velocità ‘lampo’ di cui faccio fatica a comprenderne alcuni aspetti ed altre (magari meno visibili) che restano ‘ingessate’. Certo, fa più clamore mezza facciata del municipio illuminata a festa che la pulizia di un torrente per aiutare una signora anziana che nessuno vede. C’è un solo aspetto che potrebbe accomunare le due cose? I costi per effettuare questi interventi… ma questa è un’altra storia… Speriamo che non venga in mente a qualche Amministratore di mettere semplicemente della segnaletica verticale per risolvere il problema!”