CALOLZIO – Se il voto a sfavore della riforma scolastica, e quindi in controtendenza con la propria squadra, ce lo si aspettava, e lo si bisbigliava fra i corridoi del municipio di Piazza Vittorio Veneto, le dimissioni da capogruppo di Roberto Monteleone, nella seduta di consiglio comunale, di mercoledì sera, hanno riaperto vecchie ferite, forse mai cicatrizzate.
“Sindaco questa sera mi rivolgo a lei prima di iniziare la discussione nel merito, mi sento in dovere viste le discussioni degli ultimi periodi, per senso di responsabilità, di esprimere il mio disappunto verso il tema della riorganizzazione scolastica per il metodo ed i tempi con i quali è stato svolto – ha esordito Roberto Monteleone all’inizio dell’assemblea – mi preme dire che a questo progetto amministrativo, che è nato quando abbiamo vinto le elezioni, ho veramente creduto, con grande dolore e rammarico constato che per questo tema che ha ripercussione sociale, è venuto meno il patto fiduciario fra cittadino e amministratore, ho cercato fino a qualche ora fa di congelare il piano, non ci sono riuscito, mi scuso con genitori, con il personale Ata e le minoranze. L’ultima cosa che mi rimane da fare è formalizzare, nelle prossime ore, le dimissioni da capogruppo di maggioranza, essendo che è venuto meno il patto di partecipazione fra amministrazione e cittadino, pilastro fondamentale. Esprimo tutta la mia solidarietà ai genitori e a tutti quelli che hanno affrontato tema scuole, è un tema che va affrontato ma ci sono modi e modi” ha concluso, l’ormai, a questo punto, ex capogruppo, fra gli applausi delle mamme e papà presenti in aula, e gli occhi attoniti di assessori e consiglieri, che non si sarebbero aspettati una presa di posizione tanto netta quanto distante dalla giunta.
“È raro vedere persone che si dimettono perché la propria posizione non è condivisa, è un gesto da segnalare, sarebbe stata sufficiente una posizione più blanda” ha commentato il capogruppo Lega Nord Marco Ghezzi. “Ho apprezzato le parole di Monteleone e aspetto una reazione del sindaco a questa presa di posizione, si prenda atto che molta parte del programma di mandato non è mai stata attuata” ha detto Eleonora Rota (Casa delle sinistre) sulla quale, in prossimità del voto, si è insistito con il conflitto d’interessi, avendo i propri figli iscritti all’asilo di Foppenico, “non vorrei che in seguito venisse annullata la votazione” ha detto Paolo Autelitano, fattosi portavoce di un gruppo di maggioranza in cui si contano diversi docenti. Anche Dario Gandolfi si è complimentato “per il coraggio, di grande lucidità mentale e spirito di responsabilità. È stato l’unico che aveva contribuito all’apertura di un dibattito con i genitori” ha detto, riferendosi alla commissione servizi alla persona di fine dicembre.
Se dai banchi delle opposizioni si è alzato un plauso, i consiglieri della maggioranza non hanno risparmiato le critiche a quello che fino a pochi minuti prima era il proprio capogruppo; “non comprendo chi si fa paladino di tavoli con i genitori senza averlo mai proposto prima” ha attaccato Paolo Autelitano, mentre l’assessore Paolo Cola si è detto dispiaciuto “è una sconfitta per un gruppo che ha cercato di amministrare questo comune, non voglio giudicare nel merito la scelta, perché credo che sia pesata a Monteleone, non è facile, penso che anche lui la viva come un’impossibilità di continuare il lavoro e come una sconfitta personale, voglio ricordare una cosa, forse anche lui doveva proporre avrebbe avuto tutto il tempo presenziando agli incontri di fare proposte, sarebbero state discusse, magari non avremmo fatto questi errori o almeno sarebbero stati attenuati”.
Durissimo è apparso l’intervento dell’assessore Sonia Mazzoleni; “mi dispiace in parte che l’ex capogruppo si sia dimesso, ma ne sono anche sollevata perché vorrei che dimostrasse quale è stato il suo contributo visto che non si è fatto vedere per mesi, è facile arrivare alla fine e dire che non va bene. Sono mancati i momenti di condivisione con i genitori, è vero, ma l’ipocrisia non mi piace, avrei voluto sentire parlare più di bambini, ma è andata in questo modo. Gli applausi vanno bene se non sono meritati, ma non se dietro ci sono grandi ‘stronzate’, negli ultimi mesi lei non ha partecipato a nessuna riunione si è ha fatto solo paladino nella commissione”. Immediata la risposta di Monteleone sostenendo come le dimissioni abbiano un grande peso politico, “forse non dovevo essere io a dimettermi, il mio contributo è quello di aver fatto conoscere un progetto che si voleva far passare in sordina”. Nessun commento, invece, da parte del primo cittadino Cesare Valsecchi.
Un colpo durissimo per la giunta che dovrà decidere come rialzarsi dal ring, Monteleone, infatti, ha dichiarato di voler restare all’interno della maggioranza, dalla quale, però, ha ricevuto non pochi attacchi, anche personali. La riforma scolastica è definitivamente affossata, ci si dovrà risedere ad un tavolo e cercare una soluzione migliore, o meglio, maggiormente condivisa, ma la seduta dedicata al bilancio preventivo, datata per il prossimo febbraio, incombe, e con lo scenario di 8 voti contro 8 si rischia la fine anticipata del mandato.