“Da anni stiamo chiedendo l’installazione di due centraline attive 24 ore su 24”
Il consigliere Diego Colosimo sulla campagna di monitoraggio: “Bene, ma non basta”
CALOLZIOCORTE – “Da anni stiamo chiedendo all’amministrazione comunale l’installazione di due centraline pubbliche attive 24 ore su 24 per il rilevamento delle polveri sottili che sono dannosissime per la salute. Riteniamo importante avere nel nostro territorio un valido strumento di monitoraggio, con controllo costante, dello stato dell’aria in grado di rilevare anche le polveri sottili (PM10 e altri inquinanti), oggi non rilevabili”.
Per il gruppo di minoranza Cambia Calolzio avere questi strumenti in città, anche in ragione dell’elevato traffico veicolare, sarebbe molto importante perché: “consente di sapere cosa respiriamo, ma soprattutto rappresenta un importante mezzo per sensibilizzare i cittadini sul rischio sulla salute pubblica di determinati inquinanti e per avviare, di conseguenza, azioni di miglioramento dell’ambiente in cui viviamo – continua Diego Colosimo -. In questi giorni, fra l’altro, uno studio italiano portato avanti dagli scienziati Mauro Minelli, immunologo della clinica dell’Università degli Studi Europei “J.Monnet” e Antonella Mattei, ricercatrice di statistica medica presso il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università dell’Aquila, ha rilevato che l’esposizione alle polveri sottili prodotte da industrie, veicoli e altre sorgenti è causa di maggiore incidenza dell’infezione da Covid-19. Questo studio ha ulteriormente evidenziato come la salute sia strettamente connessa alla dinamica ecologico-ambientale”.
“Ora, l’Arpa, anche a seguito delle nostre reiterate richieste e a quella inoltrata ad ottobre del 2019 dal comune, ha in questi giorni comunicato che ha inserito il nostro comune nel programma delle campagne di monitoraggio della qualità dell’aria attraverso una stazione mobile – conclude Colosimo -. Bene, anche perché alcuni giorni fa avevamo segnalato che era stato rilevato che Calolziocorte nell’anno che si è appena concluso aveva superato per ben 11 volte i limiti di inquinamento dell’aria consentiti. Ma non basta, in quanto come Cambia Calolzio abbiamo chiesto ufficialmente più e più volte, anche con
diverse assemblee pubbliche fatte con esperti di Medicina Democratica e di Ispra presso la sala dell’Oratorio del Pascolo, anche in relazione all’entrata in funzione di una centrale a biomasse, l’installazione di due centraline pubbliche di rilevamento attive 24 ore su 24, opportunamente tarate sulle nanopolveri”.