Nessuna lacrima, ma neanche troppi sorrisi nel gruppo di centro destra al termine di questa maratona elettorale. Le sconfitte più grosse giungono da Colico e Olgiate Molgora dove l’assessore provinciale Franco De Poi e il vice-presidente della Provincia Antonello Formenti sono stati sconfitti.
Per il primo è stata una vera e propria debacle che in soldoni si è tradotta in un’ampia forbice di distacco pari al 17% dal neo sindaco Raffaele Grega. Quest’ultimo ha ottenuto il 52,86% delle preferenze contro il 35,71% ottenute da De Poi. Poco significativo invece il risultato del terzo candidato Enzo Venini (11,41%). Diversamente da Colico, a Olgiate Molgora la sconfitta di Formenti è stata davvero risicata, a dividerlo dalla neo sindaco Dorina Zucchi solo 35 voti: 1465 per la Zucchi (40,71%) e 1430 per Formenti (39,74), mentre alla civica di Roberto Pizzuto sono andati 703 voti (19,53%).
“Sono un po’ rammaricato per questi risultati – confessa il segretario Provinciale della Lega Nord Ferdinando Pucci Ceresa – A Colico e Olgiate avevamo riposto tante aspettative e invece… Per il resto dei Comuni il risultato è un po’ altalenante. In alcuni come Nibionno, Pescate e Santa Maria Hoè abbiamo fatto bene. E’ chiaro che le sconfitte ci fanno pensare. Nei prossimi giorni dovremo capire se i fallimenti sono riconducibili all’alleanza o ad altri motivi”.
Un po’ meno deluso Dario Perego segretario provinciale del Pdl: “E’ vero, ci si aspettava di più. Del resto ci si aspetta sempre di più dalle cose. Oggi le aspettative sono state disattese. Ne avevamo su alcuni Comuni della Brianza e del lago e invece la realtà è un’altra. Facendo invece un’analisi a più ampio raggio possiamo dire che in termini numerici abbiamo ottenuto lo stesso numero di Comuni rispetto alle elezioni del 2006. Abbiamo perso Barzanò e Nibionno, ma abbiamo preso Perledo, Pescate e Sueglio, tanto per citarne alcuni. Così la sinistra, undici ne aveva e undici gliene sono ritornati. Certo che se guardiamo ancora più in là e vediamo cos’è successo a Milano e ancor più su scala nazionale, se come coalizione avevamo delle speranze e dei desideri è onesto dirlo che non siamo riusciti a ottenerle”.
Difficile anche per Perego motivare quanto è accaduto: “Il motivo non mai uno solo. Credo che ci siano sempre diversi fattori che incidono, sia a livello locale che nazionale. Certo è, che il segnale è chiaro, dovremo riflettere sui sentori o le aspettative della gente. Il fatto di aver deciso di connotarci come liste di partito è stata una decisione condivisa e un motivo di chiarezza con gli elettori. Ora dovremo riflettere se questa strategia sia stata conveniente o meno”.
Chi invece sorride è il segretario provinciale del Pd Ercole Redaelli: “Lo schema del Centrodestra nella Provincia di Lecco è fallito. Dopo la vittoria del PD al Comune di Lecco, il PD conquista – attraverso liste civiche sostenute dal Partito – i Comuni di Barzanò con il sindaco Gian Carlo Aldeghi, Bellano con il sindaco Roberto Santa Lucia e Garlate con sindaco Beppe Conti. Vengono riconfermati, nonostante alcune difficoltà, le amministrazioni di Brivio con Ugo Panzeri, Cernusco con Giovanna De Capitani, Colico con Raffaele Grega, Montevecchia con Sandro Capra, Olginate con Rocco Briganti, Sirtori con Davide Maggioni, Viganò con Renato Ghezzi, Olgiate Molgora con Dorina Zucchi. Particolare importanza riveste la vittoria del Comune di Olgiate dove il PdL aveva candidato il vice presidente della Provincia di Lecco Antonello Formenti e del comune di Colico dove era candidato Franco De Poi, assessore provinciale ai Trasporti, Mobilità e Protezione Civile, una strategia finalizzata a sostituire i due attuali assessori provinciali con altre due persone scelte dalla nomenclatura. Il Centrosinistra è andato bene anche nei grandi Comuni italiani, un dato che indica che il PD è vicino alla gente e sa rispondere ai problemi del territorio”.
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