Dopo la prima asta andata deserta, il comune di Lecco ci riprova ad “affittare” (tecnicamente concessione in diritto di superficie) il tetto della scuola media Don Ticozzi di San Giovanni e una porzione del cortile, per consentire a un privato di installare pannelli fotovoltaici e produrre così energia elettrica da immettere nella rete nazionale. “Intervento che il Comune non può permettersi in quanto non abbiamo risorse sufficienti. Quindi, piuttosto che lasciare infruttuso il tetto abbiamo deciso di ovviare con questa soluzione”, spiega l’assessore all’Ambiente nonchè vice-sindaco Vittorio Campione.
La prima gara pubblica, quella andata deserta, prevedeva come base d’asta al rialzo, il costo annuale dell’energia elettrica della scuola che si aggira intorno ai 12 mila euro. Ovvero, chi avrebbe installato i pannelli avrebbe dovuto pagare, almeno, il costo dell’energia che la scuola consuma in un anno.
Risultato: asta deserta. “Siamo stati sfortunati – prosegue l’assessore – perchè nel frattempo il Gse ha diminuito gli incentivi statali previsti nei conti energia, rendendo così non più appetibile l’asta”.
A questo punto il Comune per rendere di nuovo appetibile la gara ha deciso di ridurre il canone annuale di concessione in diritto di superficie a 6mila euro. Somma che andrà a caprire la metà del costo annuo di energia elettrica della scuola.
“In questo modo, oltre a ridurre il costo della spesa per l’energia elettrica della scuola, vogliamo essere un esempio per la cittadinanza e un invito alla produzione di energia. La scuola Don Ticozzi sarà il primo edificio pubblico della della città a essere ‘ricoperto’ di pannelli fotovoltaici. Pannelli – conclude l’assessore – che invece il Comune andrà a installare sui tetti di alcuni edifici pubblici che presentano ancora coperture in eternit. Investimenti che saranno possibili perchè laddove si smantellano tetti in eternit ci sono incentivi maggiori che ci permettono di affrontare la spesa”.