LECCO – Scintille tra PD e Cinque Stelle sul tema dell’acqua pubblica e la sua gestione futura in provincia di Lecco per la quale è stata designata Lario Reti Holding.
Il consiglio comunale dello scorso lunedì aveva bocciato le tre proposte avanzate dal consigliere “grillino” Massimo Riva che puntava ad evitare l’ingresso di privati nella società gestore del servizio, che le modifica statutarie della società avvengano un consenso pari ai quattro quinti del capitale anziché ai due terzi e l’utilizzo degli utili per abbattere i costi della bolletta per i cittadini. La bocciatura da parte della maggioranza ha provocato le proteste dei Cinque Stelle nei confronti dei democratici.
“Tre proposte di buon senso che avrebbero fatto l’interesse dei cittadini lecchesi e che oltre a difendere inequivocabilmente quanto sancito dal referendum avrebbero potuto introdurre politiche di calmierazione delle tariffe. Tutte e tre proposte sono state bocciate con motivazioni tutt’altro che convincenti” aveva sottolineato Riva.
Il Partito Democratico lecchese ha risposto con un post sulla propria pagina Facebook: “Cari amici del Movimento 5 Stelle Lecco, sull’affidamento del servizio idrico non stiamo privatizzando nulla. Al contrario si sta procedendo affinché si possa affidare la gestione dell’acqua a una società che sia interamente pubblica, Lario Reti Holding, e che sia capace di compiere investimenti e di portare a quell’efficienza che i cittadini lecchesi si attendono da un servizio idrico moderno e controllato. Come detto dal Sindaco Virginio Brivio, se solo lo 0,01% di capitale privato entrasse nella società, l’intero affidamento decadrebbe.
“Allora, caro PD, perché non votare a favore dell’emendamento presentato da Massimo Riva? Come sempre bravi a parole, ma al momento dei fatti… La coerenza viene meno! È difficile fare ciò che si dice, soprattutto quando ciò che si sta affermando è una bugia, detta perché se si dicesse la verità su ciò che si vuol fare, si svelerebbe l’ipocrisia che si cerca di nascondere!” scrivono i 5 Stelle sulla propria pagina Facebook, con commento di Manfredo Blasucci.
A replicargli, sul web, è stato l’assessore comunale Anna Mazzoleni: “ Credevo fosse stato già chiaramente risposto in consiglio, comunque: il testo della modifica statutaria di LRH è stato frutto di un lungo lavoro condiviso, non per nulla è andato in commissione prima dell’estate, il momento per collaborare alla redazione era quello, ed è andato/sta andando al voto in tutti i consigli dei comuni soci. Chiaro che modifiche estemporanee non sono in questa fase opportune, per quanto teoricamente possibili se strettamente necessarie”.
“Non così quelle proposte da Riva – prosegue l’assessore – la prima richiesta era pleonastica rispetto alla complessiva impostazione del nuovo statuto; riguardo la seconda, quale altro comune avrebbe votato uno statuto che con la maggioranza a quattro quinti consegnerebbe il diritto di veto al comune di Lecco? Le tariffe, lasciando perdere il complesso iter che le determina, sono comunque competenza del consiglio provinciale, e non dei comuni meno ancora di LRH. Tutto qui: non c’è proprio nulla di incoerente, di ipocrita e tanto meno da nascondere”.

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