Il senatore lecchese della Lega a SkyTg24 sulle richieste della Lega al Governo
“Le priorità dell’Italia non sono cannabis e cittadinanza facile, ma fiscalità e lavoro. Intervenire sul caro energia in aiuto delle imprese”.
LECCO / ROMA – Momenti di grave incertezza per l’esecutivo Draghi stretto tra le minacce di sfiducia del Movimento Cinque Stelle e dal pressing della Lega.
Non mancano certo le divisioni nella compagine della maggioranza, in particolare la depenalizzazione della cannabis e sullo ius scholae, e in mattinata su questo è intervenuto il senatore lecchese del Carroccio, Paolo Arrigoni, intervistato a Sky Tg24: “La Lega chiede al Governo che le priorità non siano cittadinanza facile e droghe leggere, ma il tema delle tasse e il cuneo fiscale, in un momento in cui il caro energia e l’inflazione galoppante stanno colpendo imprese e famiglie”.
“Nel Decreto Aiuti sono stati stanziati diversi miliardi per contrastare il caro energia, ma c’è un problema: se con una mano il Governo concede il credito di imposta alle imprese che consumano gas e luce, con l’altra mano lo stesso Governo, nella conversione del decreto, introduce il vincolo del de minimis che vanifica questa azione. La Lega ne chiede la rimozioni, altrimenti le imprese non potranno fruire del credito di imposta”.
Il Carroccio chiede a Draghi “di prestare ascolto al grido di dolore delle imprese – aggiunge Arrigoni – bene stiamo facendo ad affrancarci dal gas russo e a mettere fino in cascina per l’inverno ma c’è un problema di prezzi oggi da risolvere, altrimenti molte imprese in difficoltà non potranno andare avanti. Anche spinta della Lega sono stati previsti prezzi calmierati su una quota di forniture, ma mancano ancora i decreti attuativi”.
Riguardo alla posizione della Lega rispetto al Governo “c’è una differenza tra noi e il Movimento Cinque Stelle – ha risposto Arrigoni – il M5S ha scritto una lettera” che suona come un ultimatum a Draghi per il senatore leghista. “Noi facciamo delle proposte concrete”.