Il candidato alla segreteria del Partito Democratico accolto in piazza Cermenati
“Dobbiamo rigenerarci, credere di più in noi stessi e guardare con gli occhi della verità l’ennesima sconfitta nazionale”
LECCO – “Abbiamo bisogno di rigenerarci, di credere di più in noi stessi e di guardare con gli occhi della verità l’ennesima sconfitta nazionale”. Queste le prime parole di Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Partito Democratico, che stamattina ha fatto tappa anche a Lecco nel tour per far conoscere la propria idea di partito in vista del congresso.

Il presidente dell’Emilia Romagna è stato accolto in piazza Cermenati dal consigliere regionale Raffaele Straniero, dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e dall’assessore Maria Sacchi. Tanti i volti noti della politica locale a partire dai candidati PD alle prossime elezioni regionali, agli amministratori locali come il sindaco di Malgrate Flavio Polano, l’ex sindaco di Lecco Virginio Brivio o l’ex sindaco di Olginate Italo Bruseghini solo per citarne alcuni.

“Se divento segretario nazionale del PD, non ho dubbi che sarà lunga e faticosa, ma dobbiamo costruire una strada per rigenerarci e tornare al Governo del Paese, ma stavolta solo se avremo vinto le elezioni – ha continuato Bonaccini -. Abbiamo bisogno di un Partito Democratico che, dopo l’ultima sconfitta, cambi il gruppo dirigente: non dobbiamo rottamare o allontanare nessuno, anzi, ma ci vuole il coraggio di dire che chi per troppi anni è stato al Governo cambiando Ministeri, chi è stato per troppi anni nel gruppo dirigente nazionale pur cambiando i segretari, è bene che per una volta rimanga in panchina. Dobbiamo costruire una classe dirigente nuova pescata nei territori. Non è normale che perdiamo a livello nazionale e governiamo quasi il 70% dei comuni italiani. Non voglio il partito dei sindaci perché sarebbe riduttivo, mi riferisco anche a chi in questi anni ha tenuto aperti i circoli PD senza avere un euro in cassa”.

Il sindaco Mauro Gattinoni ha ringraziato Bonaccini per la visita nel settembre 2020 a sostegno della sua candidatura a sindaco di Lecco: “Pur da non iscritto al PD guardo con interesse e speranza a tutto quello che sta avvenendo all’interno del partito e a Stefano Bonaccini – ha detto -. Tra le tante cose belle che ci raccontiamo credo che ci sia un tassello, quello dell’imprenditoria, che aspetta solo di vedersi specchiata in una dimensione che non è solo quella del profitto, ma intreccia ambiente, solidarietà e comunità. E questa cosa ce la chiedono gli imprenditori perché a loro serve fidelizzare le persone migliori”.

Anche l’assessore di Lecco Maria Sacchi ha voluto salutare l’arrivo di Bonaccini in città: “Non parlo da amministratore del PD, ma da donna democratica iscritta da quando il partito è nato: abbiamo bisogno di tornare tra la gente perciò oggi siamo qui in piazza, dobbiamo smetterla di passare ore chiusi nelle nostre stanze a parlare di massimi sistemi o di correnti, dobbiamo rinascere, riformarci e credo che la vocazione maggioritaria sia possibile con Stefano Bonaccini. La comunità democratica può veramente essere un punto di riferimento per tutti i moderati e persone di centrosinistra”.

Bonaccini, nel suo discorso, ha toccato diversi temi: migranti, lavoro, salario minimo legale, precarietà, sanità, diritti civili, tutela dei più deboli: “Dobbiamo parlare della sostanza e dire cosa vuole il Partito Democratico – ha continuato -. Dobbiamo parlare di più di lavoro e di impresa; abbiamo bisogno di fare una battaglia che parli di politiche per la famiglia; noi del PD dobbiamo essere percepiti come quelli che vogliono che il diritto all’istruzione e alla salute sia garantito in via prioritaria dal pubblico e dallo Stato, perché vogliamo che un povero abbia lo stesso diritto di essere istruito e curato di un ricco. Così si capisce chi siamo e si fanno le battaglie conseguenti. Dobbiamo tornare di più dove la gente vive, studia, lavora e si diverte. Questa è l’idea del PD che dobbiamo avere in mente e io vi ringrazio se mi darete una mano perché so che se si vuol andare veloci bisogna andare da soli, ma se si vuole andare lontano bisogna andarci tutti assieme”.

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