Brivio, ultimi mesi di mandato: “Lavoreremo su opere e servizi utili alla città”

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L’intervento dei primo cittadino di Lecco

Meno di un anno alle elezioni. Il punto al rientro dalla pausa estiva

LECCO – ”Gli ultimi spiccioli di vacanze… e mi guardo bene dall’appesantire la legittima consentita e meritata fase di leggerezza. Teniamo pure in conto della nota sindrome del ritorno al lavoro ma, forse, è il momento di mettere a fuoco, sul piano pubblico in particolare intendo, l’agenda dei prossimi mesi.

Voglio accuratamente evitare qualsiasi intromissione sul quadro nazionale, anche perché il nostro sistema democratico, per fortuna, permette scelte autonome legate a ciascuna realtà e livello istituzionale.

Le sorti del Comune di Lecco non dipendono dall’epilogo delle vicende romane, insomma.
Avremo occasione di parlare già nelle prossime settimane della riapertura delle scuole, cioè di giovani; ma anche delle strutture e dei servizi, facendo anche il punto con le forze economiche e di categoria e con il variegato mondo dell’associazionismo. Come è consuetudine, infatti, abbiamo fissato specifici incontri per settembre, che devono fornirci un quadro reale della situazione lecchese con il contributo dei diversi protagonisti.

Tecnicamente dobbiamo aggiornare il “nostro” strumento di programmazione ed effettuare le scelte dell’ultimo bilancio di questa amministrazione, da approvare nei prossimi mesi.
L’aria che tira, specie sul versante economico, non è proprio un vento nelle vele, se è vero, come è ormai sancito dagli analisti, che la locomotiva tedesca perda qualche colpo.

A meno di un anno dalla fine del mio mandato l’impegno mio personale, della giunta e della maggioranza, non sarà quello di tagliare nastri per lasciare tracce nella piccola storia locale ma lavorare per lasciare in eredità ai cittadini opere e servizi coerenti con il nostro programma e con le esigenze via via moltiplicatesi in questi anni.

Vi posso assicurare che, detto in sintesi, c’è enorme differenza tra la Lecco di quasi due lustri fa e quella di oggi. I cambiamenti, sociali soprattutto, hanno un ritmo progressivamente accelerato e state certi che quelli che vengono, magari legittimamente, chiamati ritardi, non sono direttamente imputabili a inefficienza o all’ “indecisionismo”.

La cosiddetta macchina comunale è sempre più complessa e, perciò, l’impegno dei prossimi mesi, sarà quello di tarare la macchina non in vista di fuochi d’artificio finali, ma per accendere le luci negli spazi ancora oscuri del disagio, dei disservizi, delle nuove quotidiane priorità”

Virginio Brivio