I sindacati dell’edilizia per il “sì” all’ampliamento della cava sul Magnodeno
“Garantire il lavoro senza mai perdere di vista il bene comune, che è l’ambiente”
LECCO – In vista della conferenza dei servizi di domani, che dovrà decidere sulla richiesta di ampliamento della cava sul Magnodeno presentata da Unicalce, i sindacati del settore edile (Fenealuil , Filca Cisl e Fillea Cgil) si schierano in favore del “sì” all’istanza della società.
“Riteniamo che nella Conferenza dei Servizi si dia continuità al percorso intrapreso per il rinnovo delle autorizzazioni, indispensabili alla continuità produttiva del sito e del mantenimento degli attuali livelli di occupazione” spiegano in una nota.
“A nostro parere – sottolineano i sindacati il fattore ‘ambiente’ è sicuramente decisivo e determinante tanto da costituire già in molti casi, come deve impegnare a fare Unicalce il fattore gerarchicamente primario nello sviluppo del proprio progetto valorizzando le sinergie tra qualità del lavoro e qualità dei processi industriali soprattutto dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Le relazioni industriali con questa Azienda, ci portano a ritenere che ci siano le condizioni per raggiungere l’obiettivo di garantire lavoro e sviluppo economico, senza mai perdere di vista il bene comune, che è l’ambiente”
Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco, ritengono che nella realizzazione di questo progetto “Unicalce Spa, debba, come già in passato ha dimostrato, tenere sempre conto di quanti non hanno potere diretto e interesse su processi e profitti ma ne se subiscono le conseguenze come un impatto ambientale negativo, mantenendo la massima trasparenza delle informazioni, prevenendo al massimo gli impatti come parte integrante della sua funzione sociale, mantenendo nel tempo con continuità il più ampio dialogo con le istituzioni locali, le imprese e le associazioni a tutela del territorio anche col fine di incrementare le possibili fonti di apprendimento reciproco e favorire la crescita di una cultura condivisa su queste tematiche”.
“Riteniamo che non si debba mettere in contrapposizione il lavoro con l’ambiente – aggiungono – ma di cercare ogni miglior strategia che consenta di garantire un futuro economico ai lavoratori dell’ Azienda e che allo stesso tempo venga tutelato il Territorio sul quale gli stessi lavoratori vivono”.