Cava di Chiuso, il comitato dei cittadini ‘boccia’ il piano della Pozzi Strade

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L'area dell'ex cava sede della Pozzi Strade

Dopo l’approfondimento, il Comitato di Chiuso si esprime sull’intervento nell’ex cava

“Chiediamo a Comune e Provincia di esprimere parere negativo”

LECCO – Hanno incontrato enti e azienda, hanno visitato i luoghi, hanno approfondito i loro dubbi in un incontro aperto a tutti ed ora i cittadini del Comitato di Chiuso hanno dato il loro giudizio: l’intervento proposto dalla Pozzi Strade nell’ex cava non è accolto positivamente dalla comunità del rione.

Lo hanno scritto a chiare lettere in una nota inviata alla stampa. L’impresa chiede la realizzazione di un piazzale all’interno dell’area di sua proprietà per il deposito temporaneo di materiale di scarto delle proprie lavorazioni, destinato in un secondo momento al trasporto in discarica.

“Premesso che il Comitato riconosce alla ditta Pozzi Virginio Strade S.r.l. di essere un valore per la comunità di Chiuso, essendo una delle pochissime realtà produttive rimaste nel rione, ed è consapevole che portare avanti un’attività edile al giorno d’oggi sia tanto complicato quanto lodevole ma altresì ricordando che il Comitato di Chiuso si è posto l’obiettivo di svolgere un servizio atto a tutelare il bene di un’intera comunità per evitare che ci possano essere nuove situazioni che compromettano la qualità della vita di chi lo abita” scrivono.

A rischio la qualità della vita dei residenti

“Come promesso ci siamo presi del tempo per approfondire la richiesta avanzata dalla ditta, incontrando tutte le parti interessate senza pregiudizi verso nessuno. Abbiamo favorito il dialogo e il confronto in maniera che tutti potessero essere informati e consapevoli nelle valutazioni di merito – quindi – Considerata la posizione in cui si trova l’azienda (localizzata nelle vicinanze della scuola materna, scuola primaria, dell’oratorio, della chiesa parrocchiale e del nucleo storico) e con la paura che questa concessione, seppur valutata dagli organismi preposti e limitata nel tempo, possa comunque compromettere la qualità della vita dei residenti data la certezza che il rumore, le polveri e il traffico veicolare aumenteranno”.

L’incontro promosso dal Comitato di Chiuso

Per questi motivi il comitato chiede “agli organismi preposti, il Comune di Lecco e la Provincia di Lecco, di considerare tutte le criticità esposte ed esprime parere negativo sulla possibilità di variare la destinazione d’uso come descritta nella variante proposta, dal momento che non porta con se elementi di miglioramento nel contesto ambientale e urbanistico”.

“Questo – concludono – è quanto in coscienza ci sentiamo di chiedere per ottemperare al servizio che abbiamo deciso di svolgere per la nostra comunità”.