Consiglio comunale, il centrodestra chiede la presidenza e propone Ciresa

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Peppino Ciresa

Candidature contrapposte per la presidenza del consiglio comunale di Lecco

Il centrodestra alla maggioranza: “Volete un patto per la città? Allora sostenete Ciresa”

LECCO – Resta vacante la presidenza del Consiglio Comunale di Lecco: la doppia votazione di lunedì sera, alla prima riunione dell’assise, non è bastata per assegnare il ruolo a Francesca Bonacina, ex vicesindaco designata dal centrosinistra all’incarico.

Non è stata infatti raggiunta necessaria la soglia dei due terzi dei voti dell’assemblea. Si rivoterà nel prossimo consiglio comunale già fissato per il 5 novembre e in quel caso basterà la maggioranza assoluta dei voti per eleggere il presidente. Sembra quindi scontato l’esito favorevole per Francesca Bonacina ma il centrodestra non desiste: dopo aver già chiesto pubblicamente alla maggioranza di cedere la presidenza del Consiglio come gesto di riconciliazione dopo le elezioni, lancia la sua proposta contrapponendo la candidatura di Peppino Ciresa.

Francesca Bonacina

“Ciresa è un uomo che nella sua vita ha sempre dimostrato di sapere unire, al di là delle appartenenze e degli schieramenti di parte” scrivono i referenti delle quattro forze politiche del centrodestra ( Fabrizio Arrigoni, coordinatore Lista Lecco Ideale, Enrico Castelnuovo, coordinatore Fratelli d’Italia, Beppe Mambretti, coordinatore Lista Lecco Merita di Più; Emanuele Mauri, segretario Lega –Salvini Premier).

“Se il Sindaco, come dichiara – scrivono – cerca veramente una compattezza civica attraverso un patto per la città, il primo passo che può compiere insieme a noi è sostenere questa nostra candidatura, ponendo a capo del Consiglio comunale, il luogo deputato alla sintesi politica e amministrativa, Peppino Ciresa”.

“Viceversa – aggiungono – proseguendo nel sostenere un’esponente della sua parte politica dimostrerebbe, ancora una volta, come a parole sia molto abile, ma che quando c’è da far seguire alle buone intenzioni i fatti, rimane tutto sulla carta stampata dei suoi discorsi continuando così nell’azione di non coinvolgimento di quei 12.000 voti che Ciresa rappresenta e che sono maggioranza nel suffragio popolare”.

“Auspichiamo che il dialogo che Gattinoni dice di cercare sia sui temi e sui passi concreti che vuole realizzare come ente comunale per sostenere le persone, le famiglie e i settori che sono in difficoltà a maggior ragione in seguito a questa nuova ondata del virus – concludono –  Noi per la costruzione della casa comune, in questo difficile momento, ci siamo e sosteniamo un uomo emblema del dialogo tra generazioni e schieramenti, attendiamo fiduciosi che questo nostro atto venga accolto con consapevolezza e responsabilità da parte di Gattinoni e della sua maggioranza consigliare”.