Il sindaco Brivio torna su quanto accaduto in Consiglio e lancia un affondo al centrodestra
“Hanno sparato a zero, ognuno si assumerà la proprie responsabilità”
LECCO – “Non c’è giorno nel quale non si sente evocare, a ogni livello istituzionale e non, lo spirito unitario. È o non è questa pandemia la più tragica sciagura degli ultimi settant’anni? Che il nostro paese sia multicolore sul piano politico è una caratteristica peculiare e una espressione fortemente democratica. Ma ancora una volta davanti a un identico sentimento di paura e di dolore, la nostra si dimostra una democrazia incompiuta”.
Il sindaco Virginio Brivio interviene a qualche giorno dal Consiglio Comunale e di quella proposta di collaborazione rivolta all’opposizione, avanzata e poi ritirata dal primo cittadino dopo le critiche del centrodestra per la lettera, firmata anche dal primo cittadino di Lecco, rivolta al governatore leghista Attilio Fontana.
Un commento “che voglio condividere coi cittadini” scrive il sindaco parlando di quanto accaduto lunedì in aula consiliare. “Ho provato a sondare il terreno per individuare un comune argine istituzionale all’emergenza. Non una richiesta di generici compromessi, ma più semplicemente di una condivisione delle scelte di breve periodo, motivata dell’urgenza e almeno per quel tempo che ci separa dalle elezioni previste ormai definitivamente per l’autunno. Avevo semplicemente l’intenzione di raccogliere intorno alla conferenza dei capigruppo una sorta di ‘gruppo scelto’ che insieme trovasse le soluzioni più idonee davanti ai problemi enormi che già si vedono e che il coronavirus ci lascerà certamente come pesante eredità”.
“Credevo di aver colto nel segno e le dichiarazioni iniziali delle opposizioni sono andate nella direzione attesa – prosegue Brivio – Poi sia la Lega, sia soprattutto Forza Italia, prendendo a pretesto le variazioni di bilancio, hanno sparato a zero, non distinguendo il grano dal loglio e mostrando una netta ostilità di merito e un pregiudizio politico, prendendo a pretesto la lettera che, con alcuni sindaci lombardi del centrosinistra, abbiamo indirizzato al presidente della Regione Attilio Fontana sulla gestione di alcuni aspetti degli interventi in corso e giudizi sommari sull’operato del governo. I toni avevano i decibel di chi ha fatto dei solfeggi preparatori nelle apposite stanze, facendo così cadere ogni presupposto per quel patto non scritto che qualche minuto prima sembrava promettente”.
“Ognuno – conclude il sindaco Brivio – si assumerà le proprie responsabilità. E da parte mia non mancherà l’impegno a ricercare la collaborazione più ampia possibile tra le forze politiche presenti in Consiglio per il bene della città, ma al di fuori dei livelli definiti e nominali che qualcuno frequenta, mi viene il dubbio, sempre e solo in vista di una permanente rendita elettorale. Insomma, patti chiari, amicizia lunga!”
Il PD plaude “due volte” al sindaco Brivio
Le gesta del primo cittadino hanno il pieno sostegno della segretaria cittadina del Partito Democratico:
“Da parte mia e del PD cittadino due applausi al sindaco Brivio – scrive il segretario Alfredo Marelli – Il primo applauso lo merita per la proposta che ha formulato. Lo merita perché, a seguito dei disastri provocati anche a Lecco dal coronavirus e della necessità di accompagnare le difficili fasi di ripresa, ha proposto un impegno straordinario e unitario di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio per un confronto preliminare rispetto ai provvedimenti possibili-necessari che l’Amministrazione dovrà prendere”.
“Il secondo applauso – prosegue Marelli – lo merita perché a seguito di due interventi con accenti offensivi e strumentali da parte di esponenti politici di gruppi importanti delle minoranze-opposizioni ha ritirato la proposta. Sono fra le persone che ritengono sbagliato utilizzare le sedi Istituzionali per offendere e denigrare anziché contestare, anche duramente e nel merito, le proposte e i provvedimenti sottoposti a votazione. Penso che simili atteggiamenti dovrebbero essere cancellati nel confronto politico, a maggior ragione nelle sedi Istituzionali. Il Sindaco non può farsi complice di questi atteggiamenti e quindi, giustamente, ha ritirato la proposta di attribuire alla Commissione Capigruppo un ruolo non previsto dalle regole ma possibile e necessario in una fase difficile per il Paese e per la Città”.
“Penso che la sede proposta dal sindaco per un confronto preliminare sui provvedimenti può essere attivata soltanto in presenza di un impegno di tutti a cancellare, almeno nella sede Istituzionale, atteggiamenti strumentali e offensivi. Se questo impegno non diventa esplicito per tutti, lo spazio che rimane al Sindaco è quello di mantenere soltanto i giusti rapporti con i gruppi di opposizione nelle forme che ritiene più efficaci”.
Italia Viva: “Inammissibile quanto accaduto”
“È inammissibile quanto accaduto in Consiglio Comunale – secondo Andrea Frigerio, Consigliere Comunale e Coordinatore di Italia Viva per la città di Lecco – La convocazione della capigruppo è stato un passo importante da parte del sindaco Brivio per permettere a tutte le forze politiche di partecipare con proposte costruttive, in uno spazio il più possibile neutro”.
“Purtroppo il centrodestra non ha colto l’importante intento di collaborazione per il bene della città. Non era quello il momento di esporre rivendicazioni e interessi di parte, che tutti legittimamente abbiamo”.
“Responsabilità” è, per Italia Viva, “la parola che deve guidare l’azione di tutte le forze politiche del territorio oggi”.
Appello per Lecco: “Serve un passo verso la città”
“Una bagarre che ci ha lasciato esterrefatti”. Così Appello per Lecco definisce quanto accaduto in consiglio comunale. Il capogruppo di Appello per Lecco Gianluca Cine Corti è dovuto intervenire ricordando agli amministratori e consiglieri comunali “il momento drammatico che stiamo vivendo, ma ricordando che probabilmente ciò che ci aspetta sarà anche peggio sia sul piano sociale che economico e c’è bisogno di unire le forze e fare un passo verso le esigenze della città tutti assieme”.
Questa, spiegano dalla lista civica, é la posizione di Appello per Lecco “che ha rinunciato da subito a fare una campagna elettorale anacronistica considerato lo scenario pieno di insidie che abbiamo di fronte; purtroppo, in consiglio comunale i rappresentanti dei partiti politici più rappresentativi hanno offerto uno ‘spettacolo indecoroso’ e ci auguriamo sia stato solo un incidente di percorso. La sensazione che abbiamo avuto é che sia mancata totalmente la consapevolezza del momento che stiamo attraversando e si stiano privilegiando ancora le posizioni politiche faziose e irresponsabili”.
“Coloro che pensano di fare una campagna elettorale permanente nei prossimi mesi concentrando le loro risorse e la loro disponibilità su attività lontani anni luce dalle vere esigenze, aspettative e bisogni della gente si assumeranno una grave responsabilità . Questo é il momento di amministrare, di avere grande senso di responsabilità verso la comunità , di creare un clima di condivisione e unità nell’affrontare i problemi enormi che abbiamo davanti. Arriverà il momento del dibattito elettorale, ma anche questo dovrà essere necessariamente rivisitato sulla base della nuova condizione sociale, politica, economica e sanitaria che l’emergenza sta imponendo. Coloro che non capiscono questi elementari principi della convivenza politica e del rispetto che è dovuto al “clima” sociale non possono fare gli amministratori del futuro, ne possono vantare la statura e l’autorevolezza per guidare una città”.