Il rebus delle nomine dei candidati della coalizione di centrodestra
Faggi, Ferrari e Arrigoni (Lega) pronti a ripresentarsi. Butti (FDI) e Lupi (Noi con l’Italia) potrebbero concorrere per i seggi uninominali
LECCO – Quando mancano pochi giorni al termine per la presentazione delle candidature, fissato per domenica, ancora non sono stati palesati nel centrodestra i nomi di chi correrà sul territorio lecchese.
Data per favorita, la coalizione di Lega-FDI-Forza Italia-Noi Moderati potrebbe avere partita facile anche a Lecco soprattutto per quanto riguarda i seggi uninominali per la Camera e per il Senato dove il candidato proposto si farà forza di tutto il peso della coalizione, in termini di voti, sugli avversari.
Anche per questo, quei seggi sono i più ambiti dai parlamentari uscenti che puntano alla rielezione. Al turno precedente, il collegio uninominale per la Camera a Lecco era stato assegnato ad Alessio Butti di Fratelli d’Italia e quello del Senato all’ex sindaco Antonella Faggi della Lega.
La riproposizione non è data per scontata, le carte potrebbero essere scombinate a seconda del più complesso quadro regionale di candidature che le segreterie dei partiti si divideranno nelle diverse circoscrizioni.
Agli stessi seggi uninominali potrebbero concorrere altri nomi della coalizione, come l’on. Maurizio Lupi (Noi con l’Italia) che nel 2018 era stato eletto nel collegio uninominale di Merate, non più previsto dopo il taglio dei posti elettivi in Parlamento, mentre per il Senato ora si vota in un collegio allargato alle province di Como e Sondrio che potrebbero avanzare propri candidati.
Bisognerà capire anche il peso che avranno gli alleati, a partire da Fratelli d’Italia che, a differenza delle precedenti elezioni, si presenta come il carro trainante della coalizione e che sarebbe intenzionata a proporre nuovamente l’onorevole Butti, comasco, per il seggio al Senato.
Tutti e tre gli attuali parlamentari lecchesi del Carroccio (oltre alla Faggi, gli ex sindaci on. Roberto Ferrari di Oggiono e il senatore Paolo Arrigoni di Calolzio) avrebbero dato la loro disponibilità a ricandidarsi ma non è ancora chiaro se ci sarà posto per tutti e in quali collegi. Un buon piazzamento nei ‘listini’ plurinominali permetterebbe comunque l’elezione, a fronte di un risultato elettorale già dato per travolgente.
A completare il ‘puzzle’ delle candidature ci sono le elezioni in Regione Lombardia già fissate per il 2023 che offrono ulteriori spazi per i politici lecchesi che saranno esclusi dalla tornata elettorale del 25 settembre. Sembra ormai questione di ore e già domani, venerdì, il quadro potrebbe essere chiarito.