L’intervento del consigliere comunale Giacomo Zamperini sulla ‘falsa partenza’ degli eventi serali ai Piani D’Erna
“Sperperati soldi per le iniziative poi annullate il giorno prima. Situazione gestita da dilettanti. Più attenzione a cittadini e turisti”
LECCO – “Il Comune di Lecco, per bocca del Sindaco e dell’Assessore Cattaneo, avevano annunciato a marzo di quest’anno, un’estate piena di eventi per rilanciare i Piani D’Erna, con tanto di proclama in pompa magna sulle nuove corse serali della funivia che parte da Malnago. Hanno sperperato decine di migliaia di euro di soldi dei lecchesi per pubblicizzare queste iniziative per poi annullarle il giorno prima, come nel caso del concerto di Ron, con evidenti danni anche di carattere economico per commercianti e utenti. Possibile che nessuno abbia verificato prima di ieri il rispetto delle norme di sicurezza e che l’illuminazione della funivia fosse in regola? Una situazione gestita da dilettanti allo sbaraglio, anche se a pagarne le spese saranno, come sempre, i cittadini lecchesi ed i turisti: basti pensare che sarebbero oltre 200 i biglietti da dover rimborsare”.
Così interviene Giacomo Zamperini, Capogruppo nel Consiglio Comunale di Lecco e Dirigente Regionale di Fratelli d’Italia, sulla ‘falsa partenza’ degli eventi serali ai Piani d’Erna e il cambio di location del concerto di Ron, trasferito dalla località montana al centro Lecco (vedi articolo).
“La Giunta utilizza a parole lo slogan ‘Lecco Ama la Montagna’, ma nella realtà dei fatti la mortifica – scrive il consigliere comunale – Inoltre, è vergognoso che non siano nemmeno stati capaci di assumersi la responsabilità di questo fallimento, scaricando la colpa sul meteo, anzichè ammettere l’errore. La verità è che i lavori per l’illuminazione non sarebbero stati fatti a regola d’arte e, di conseguenza, non sarebbe arrivata la necessaria autorizzazione da Roma, in particolare dall’ufficio speciale del ministero per i trasporti a impianti fissi, per le preannunciate corse serali. Quanti soldi e quanto tempo ci vorrà, adesso, per mantenere la parola data e completare i lavori? Sarebbe stato meglio prima fare e poi annunciare, altrimenti ci si rende poco credibili: un pasticcio già visto in altre situazioni, dal Bione all’Ostello della Gioventù”.
“Adesso – aggiunge – è fondamentale dare ascolto ai residenti dei Piani D’Erna, i quali da tempo chiedono alcuni accorgimenti sull’utilizzo della funivia che, è bene ricordarlo, rientra pienamente nel servizio di trasporto pubblico locale. In primis, urge il ripristino della strada agro-silvo-pastorale, con un progetto pronto e già depositato da anni. Senza corse serali e senza un collegamento alternativo, quando il meteo non consente l’utilizzo della funivia e dell’elicottero, è impossibile prestare soccorso a chi abita regolarmente in Erna e ne avesse bisogno. Non ci possono essere cittadini di serie A e di serie B. Sono state raccolte tantissime firme, sono stati fatti incontri in Comune con il comitato dei residenti ai quali ho presenziato. Si è già perso tantissimo tempo in chiacchere: ora è il momento di passare dalle parole ai fatti. Le soluzioni a volte sono meno complicate di quello che sembrano, basta un pochino di buonsenso e di volontà politica!”