Erano stati assegnati dal Ministero per la progettazione del lungolago
La “conferma non manifestata” dal municipio ha fatto saltare il finanziamento. Esito previsto o clamorosa svista?
LECCO – Ammontava a 429 mila euro il contributo destinato al Comune di Lecco per le spese di progettazione del nuovo lungolago, un finanziamento del Pnrr erogato dal Ministero dell’Interno nell’ambito del capitolo di spesa del Pnrr per la progettazione definitiva ed esecutiva della messa in sicurezza di strade e di prevenzione al rischio idrogeologico.
Risorse che Lecco aveva richiesto per sostenere il costo della progettazione del nuovo lungolago, per una spesa complessiva dichiarata di 833 mila euro e che lo Stato avrebbe finanziato per circa la metà con i fondi del piano straordinario.
Sempre dal Pnrr e proprio per la realizzazione dei primi lotti del lungolago, il capoluogo manzoniano ha ottenuto l’importante contributo di 6,7 milioni di euro.
Quei 429 mila euro destinati alla progettazione, però, non arriveranno a Lecco perché (come riportato sul decreto del Ministero) non sarebbe stata manifestata la conferma da parte dell’amministrazione comunale.
Si tratta di un esito previsto oppure causato da una svista da parte di chi doveva controllare? Al momento in municipio stanno effettuando delle verifiche per chiarire l’iter della pratica.
E’ stato il consigliere Giacomo Zamperini a sollevare il caso chiedendo spiegazioni all’amministrazione comunale: “Ho letto il documento e ho chiesto dei chiarimenti che ancora non ho ricevuto – dice il consigliere di Fratelli d’Italia – Speriamo si tratti solo di una questione tecnica per cui non si è perso il finanziamento e che il Comune non si sia fatto sfuggire l’ennesimo bando già finanziato e quindi dei soldi per il lungolago. Sarebbe questa una nuova dimostrazione di manifesta incapacità”.
Solo qualche mese fa, proprio per un clamoroso errore il municipio aveva dovuto fare a meno dei 600 mila euro del Distretto Urbano del Commercio, risorse di Regione Lombardia assegnate a Lecco e che avrebbero dovuto sostenere le attività economiche della zona del centro (vedi articolo).
“Se continuano così, non cominceranno nemmeno i lavori – aggiunge Zamperini – Servono tempi certi e non si possono sprecare importanti risorse. Mi aspetto che l’assessore Sacchi venga a riferire in aula cosa è successo, sperando che si tratti soltanto di un disguido di tipo tecnico”.