Accesso agli atti dei consiglieri di Forza Italia- Lecco Merita di Più sul caso dell’Ostello
“La situazione è diversa da quella raccontata. La colpa non è del gestore che, anzi, non può aprire e deve pagare l’affitto”
LECCO – “Dopo mesi dove sono stati raccontati fiumi di parole sull’ostello, davanti all’evidenza della mancata apertura, abbiamo ritenuto necessario verificare, tramite accesso agli atti, quale sia l’effettiva situazione e quali siano le difficoltà che non permettono di definire con precisione quando effettivamente la struttura potrà aprire nonostante sia pronta, come abbiamo potuto verificare di persona con una visita. Purtroppo la situazione che emerge è decisamente diversa da quella raccontata per mesi ai consiglieri e alla città: i ritardi del gestore, le diverse date di apertura previste (la prima è stata pasqua 2022), si scontrano con la realtà dei fatti, ossia la mancanza (fin dal momento dell’affidamento) delle autorizzazioni necessarie per poter presentare la Scia e poter così aprire la struttura”.
E’ quanto riferisce il consigliere comunale Simone Brigatti insieme ai colleghi Emilio Minuzzo e Gianni Garavia di “Lecco Merita di Più” sulla questione dell’ostello della gioventù che ancora attende l’apertura proprio per un problema di autorizzazioni.
“La domanda sorge spontanea: come è stato possibile un errore tanto grave? – aggiungono – Appare evidente come sarebbe stato fondamentale per tutti i consiglieri sapere fin da subito sapere quale fosse la reale problematica, perché per mesi si è pensato e ci stato raccontato durante le commissioni, i consigli comunali e nelle interviste, che la situazione fosse causata dalle mancanze organizzative del gestore, che invece si trova danneggiato da questa surreale situazione, soprattutto perché causata un ente pubblico. Abbiamo infatti potuto visitare solo qualche settimana fa la struttura, dopo averlo richiesto per mesi: l’ostello si presenta pronto per aprire da tempo (altro che lunghi ritardi nelle forniture), ma non è possibile farlo per la mancanza del certificato prevenzione incendi. Sono state infatti evidenziate diverse e importanti criticità che richiedono interventi strutturali che sicuramente renderanno necessario anche un ulteriore sforzo economico che non può senza dubbio essere sostenuto dal gestore, che nulla ha a che vedere con questi problemi (sarebbe come chiedere al proprio affittuario le certificazioni energetiche dell’appartamento affittato) e che soprattutto ha già dovuto sostenere i costi derivanti dall’aumento dei prezzi nell’ultimo anno”.
“E la beffa finale per il gestore, che in questi mesi ha proseguito nei lavori e pagato i fornitori pur consapevole della situazione a lui non imputabile, è stata la richiesta di versare l’affitto da parte del comune, un affitto da pagare su una struttura al momento non a norma! – scrivono i consiglieri comunali – Arrivati a questo punto, senza ricercare chi tra comune e Aler sia più colpevole per questa situazione incresciosa è inaccettabile, è necessario intervenire nel più breve tempo possibile per risolvere tutte le criticità emerse: ci auguriamo si possa davvero “cambiare passo” nella conduzione dei rapporti con il gestore (ma anche con la città) senza causare ulteriori ritardi e problemi a chi in questo anno ha impegnato tempo e risorse convinto di aver ricevuto una struttura pronta ad aprire ed invece si trova ora a rischiare di dover aspettare altri mesi prima di poter accogliere i primi ospiti. Vogliamo perdere un’altra stagione? Come possiamo pensare di essere una città turistica se non siamo in grado di garantire le infrastrutture necessarie? La sveglia sta suonando da diverso tempo, ma l’amministrazione Gattinoni sta ancora dormendo!”