Sì al terminal bus: in consiglio approvato il cambio destinazione d’uso e vincolo all’esproprio
Lungo ‘botta e risposta’ tra maggioranza e opposizione. In aula presenti anche i residenti di via Balicco
LECCO – Ha fatto discutere (e non poco, come prevedibile) la proposta di delibera di consiglio comunale per la realizzazione del nuovo terminal bus del trasporto pubblico locale (TPL) con accesso da via Balicco, approdata lunedì sera in Consiglio Comunale. Anticipata di due punti rispetto all’ordine del giorno prestabilito (una ‘cortesia istituzionale’ nei confronti dei numerosi residenti che hanno preso parte all’assemblea) la discussione si è protratta per quasi due ore, animata da contributi di opposizione e maggioranza che si sono confrontati su un tema attuale e particolarmente sentito per l’intermodalità urbana. Al termine del dibattito la proposta di delibera è stata approvata con 17 voti a favore e 9 contrari (i gruppi di centrodestra Lega, Fratelli d’Italia, Lecco Merita di Più/Lecco Ideale, Appello per Lecco e il Gruppo per Lecco).

Ma andiamo con ordine. Così come nel corso della commissione V della scorsa settimana, la delibera, che comporta una variante al piano dei servizi, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità, è stata presentata dall’Assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi. “L’obiettivo principale – ha spiegato – è superare le criticità dell’attuale piazzale della stazione, congestionato dai numerosi bus e dagli attraversamenti pedonali. L’area individuata in via Balicco, è considerata strategica per la vicinanza alle infrastrutture esistenti e per la possibilità di creare un nodo di interscambio gomma-ferro sfruttando anche il parcheggio a rotazione”.
“Il progetto – ha continuato l’assessore – interessa aree in parte comunali e in parte private, queste ultime già gravate da un diritto di asservimento ad uso pubblico gratuito e oggi destinate a verde di arredo. L’amministrazione ha approvato il progetto multimodale urbano, candidandolo con successo a un bando regionale che ha portato un finanziamento di 14 milioni di euro. L’intervento prevede, oltre al nuovo terminal, un percorso pedonale verso la stazione, nuove pensiline – in fase di installazione – e l’adeguamento del parcheggio di via Sassi con un’area kiss&ride”. Nel Piano di Governo del Territorio (PGT) in fase di rinnovo, la zona è classificata come ambito di trasformazione, con destinazione “S9.1 area di interscambio passeggeri e merci”. Come ricordato poi da Rusconi, l’amministratore di condominio delle aree interessate ha ricevuto la notifica del provvedimento di esproprio, che ha generato due osservazioni, a cui l’amministrazione ha risposto con relative controdeduzioni allegate alla delibera.
Partecipato il dibattito, che si è aperto con le considerazioni di Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): “Voglio capire se la domanda di partecipazione al bando è stata compilata correttamente o c’è il rischio che il finanziamento venga tolto, perché per presentare l’Accettazione del contributo sono necessari dei prerequisiti, tra cui un preliminare di acquisto e la disponibilità delle aree in questione, che non mi sembra attualmente il Comune abbia. Io ricordo solo che i residenti del condominio Monte Legnone hanno già annunciato che non si fermeranno e sono pronti a fare ricorso davanti al Tar, in tutti i gradi di giudizio e fino alla Corte Europea. Siamo certi di imbarcarci in questa avventura? Pensiamoci, è una scelta scellerata”.
La consigliera Lorella Cesana (Lecco Merita di Più/Lecco Ideale) ha ribadito come il progetto dell’hub di via Balicco sia privo di fondamenta, in particolare i dati relativi ai flussi del traffico: “L’assessore Zuffi non è riuscita a dirci quanti bus transiteranno di lì, vi sembra roba da poco? Senza considerare tutta una serie di altri elementi, la presenza dello stadio, di due uscite dalla Statale 36 in quella via, il problema degli studenti che attraversano per andare a scuola”.
Anche la consigliera Clara Fusi (Gruppo Per Lecco) ha ricordato come non siano disponibili dati, studi o analisi dei flussi viabilistici a sostegno del progetto: “Andiamo ad approvare una delibera propedeutica ad un progetto di cui non sappiamo niente, parliamo persino di esproprio, un atto forte, a cui raramente si è fatto ricorso nella storia di questo comune. Aggiungo inoltre che questa soluzione non considera un altro importante e problematico nodo viabilistico cittadino, quello del Caleotto, che sarà ulteriormente congestionato. L’assessore ha detto che ci sarà un confronto con i cittadini, poi, ma perché non prima? A quando una seria riflessione sul tema? Siamo davvero convinti di ipotecare a vita di un centinaio di cittadini senza sapere che cosa succederà?”.
Il leghista Stefano Parolari ha commentato: “Il terminal dei bus di via Balicco non affronta i nodi che dovrebbe e resta il problema di come fare passare gli autobus da sopra a sotto la ferrovia”.
Da parte della maggioranza sono arrivate parole di supporto ed incoraggiamento al progetto, pur comprendendo la preoccupazione dei cittadini residenti in via Balicco: “Dobbiamo provare a capire che i vantaggi di questo progetto non si fermeranno ai confini di Lecco, è un gioco di incastri e collaborazione reciproca che siamo certi porterà benefici al futuro intermodale della città” ha detto il consigliere Mattia Bernasconi (Fattore Lecco).
Pietro Regazzoni (PD) non ha esitato a ricordare ai gruppi di centrodestra come, poco dopo l’annuncio del finanziamento di Regione Lombardia, gli esponenti regionali di Lega e Fratelli d’Italia Mauro Piazza e Giacomo Zamperni abbiano speso parole di soddisfazione per il progetto. “Non mi piace prendere in giro i cittadini e non mi piace che si usino questi banchi per strumentalizzare i temi – ha detto – in quest’aula noi non decidiamo per una via, ma per un’intera città e provincia, essendo capoluogo. Evitiamo di esasperare questa situazione, troviamoci ad un tavolo con i cittadini per ascoltarli e provare a limitare i disagi”.
“Sono d’accordo che tra una stazione di bus e un prato verde sia meglio un prato verde – ha aggiunto Alberto Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco) – ma qui parliamo di un interesse collettivo. Che soluzioni alternative ci sono? Piazza Sassi ci è già stato detto che non ha le caratteristiche adatte per diventare hub dei bus”.
Piccata la replica del centrodestra alle affermazioni del PD. Emilio Minuzzo (Lecco Merita di Più/Lecco Ideale) ha ribadito che l’area e il progetto di via Balicco sono stati scelti dall’amministrazione: “Regione valuta solo la sostenibilità del progetto, ma non è stata Regione a decidere per via Balicco. Magari, se oggi il Comune fosse in via Marco D’Oggiono, avremmo potuto pensare ad una soluzione alternativa che non implicasse espropriare a privati un’area verde. Questo progetto porterà ad un inevitabile scontro diretto con i cittadini, a ritardi e a debiti furi bilancio”.
“Sembra che la viabilità cittadina dipenda da quel pezzo di verde – ha aggiunto Cinzia Bettega (Lega) – possibile non ci sia un’altra soluzione? Il Comune continua a dare la colpa agli altri per le sue scelte sbagliate, noi possiamo dire di non essere d’accordo e soprattutto non ci vergogniamo di essere dalla parte di questi cittadini, delusi e preoccupati”.
Il consigliere Stefano Villa (Ambientalmente Lecco) ha precisato: “Noi non diamo nessuna colpa, semmai merito: alla Regione di averci finanziato, a Rfi e Tpl di aver svolto i sopralluoghi sull’area individuata e al Comune di aver pensato a questa soluzione. Via Balicco ha tutte le caratteristiche per ospitare un’area di interscambio modale: non abbiamo la bacchetta magica o la pretesa di risolvere tutto, ma questa è sicuramente una valida soluzione a diversi problemi che ci portiamo avanti da decenni”.
Ad intervenire, a margine del dibattito, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni: “La necessità di pensare ad un’area di interscambio modale nasce da diversi problemi che, come sappiamo, si ripercorrono anche sulla viabilità cittadina. A questi problemi si aggiungerà presto il fatto che, dal 2027-2030, a Lecco transiteranno anche i treni dal Ticino e da Orio al Serio. Avremo la possibilità di agganciare dei flussi europei, lavorativi, turistici, che porteranno servizi in più alla città. Ora abbiamo anche le risorse perché tutti questi problemi possano trovare una soluzione che sia congeniale e rispettosa. Ricordo che ad oggi esiste solo un progetto di fattibilità tecnico-economica, ora si pone il tema fondamentale: come progettare con qualità queste strutture strategiche? E’ un lavoro in costruendo e che vedrà coinvolte tutte le parti interessate, non solo istituzionali: cittadini, residenti, commercianti, presidi delle scuole vicine e tutti coloro che ne avranno interesse”.
Concetto ribadito anche dall’assessore Rusconi: “Oggi non approviamo nessun progetto, abbiamo solo quello di fattibilità tecnico economica presentato dall’assessore Zuffi lo scorso autunno in commissione V. Stasera approviamo il cambio di destinazione d’uso, la dichiarazione di pubblica utilità e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, è la sequenza prevista dalla normativa”. Infine, l’assessore ha reso noto che i termini per la presentazione dell’Accettazione del contributo e richiesta di erogazione della prima quota del finanziamento ottenuto da Regione sono slittati dal 16 luglio al 29 settembre 2025 (qui la delibera regionale).
Come detto al termine della discussione la proposta di delibera è stata approvata con 17 voti a favore e 9 contrari. Astenuto Andrea Frigerio (Gruppo Misto).

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