Zamperini, già aggredito tre anni fa, ancora minacciato dagli anarchici

Tempo di lettura: 3 minuti
Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fratelli d'Italia

Nel 2019 l’aggressione in un bar, per Giacomo Zamperini ancora minacce

Un volantino degli anarchici diffuso quando si apre il processo al giovane che lo ha colpito

LECCO – Era il dicembre del 2019 quando Giacomo Zamperini, oggi consigliere regionale di Fratelli d’Italia all’epoca dirigente locale del partito, fu aggredito in un bar del capoluogo da un giovane legato agli ambienti anarchici.

Ora si aprirà il processo in tribunale per quell’episodio e proprio in questi giorni è stato diffuso un volantino a firma ‘Individualità anarchiche’ che tira in ballo l’esponente lecchese del partito di Giorgia Meloni, facendo riferimento proprio al processo per l’aggressione subita.

Il messaggio parte del dramma dell’immigrazione e si rivolge a quei politici che trarrebbero “profitto dal fomentare guerre tra gli oppressi” e “diffondendo idee xenofobe”.

“Fra questi politicanti di bassa lega non possiamo non citare Giacomo Zamperini, un esponente locale di FDI, che ha costruito un’intera carriera sui discorsi d’odio e sulla negazione delle libertà altrui – si legge nel volantino – Se non che qualche anno fa, questo figuro ha avuto un assaggio dell’odio che contribuisce a propagandare”. Ora “si tiene la prima udienza del processo contro un compagno accusato di avergli tirato un pugno – scrivono ancora – Non possiamo che rallegrarci del fatto che questo gesto risponda così ben a tono agli incessanti attacchi alle libertà che lo Stato sferra, facendo sfoggio del proprio intoccabile monopolio della violenza”

Giacomo Zamperini, in fronte i segni dell’aggressione nella foto scattata subito dopo l’episodio

“E’ con questo spirito – aggiungono – che esprimiamo tutta la nostra solidarietà e simpatia al compagno sotto accusa” e poi il riferimento “ad Alfredo Cospito che sta facendo del corpo un’arma sta lottando ad oltranza contro il regime di tortura istituzionalizzata del 41-bis”.

Il caso ha mosso a solidarietà da parte di altri esponenti di Fratelli d’Italia nei confronti di Zamperini: “Sono segnali che non vanno sottovalutati – scrive l’europarlamentare Carlo Fidanza, anche perché lo stesso Zamperini nel dicembre di tre anni fa era già stato aggredito da un anarchico. A Giacomo va il sostegno di tutto il nostro partito nella convinzione che continuerà la sua azione politica a testa alta, con la serietà e la serenità che lo hanno sempre contraddistinto”.

Il volantino diffuso dagli anarchici

“Esprimo la mia solidarietà al Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini, per il vergognoso volantino di minacce nei suoi confronti diffuso – aggiunge Fabio Raimondo, consigliere regionale di FDI – Il contenuto dello scritto, non solo giustifica, ma rivendica la legittimità dell’aggressione subita dall’esponente di FDI a Lecco nel dicembre del 2019. È vergognoso il modo in cui questi nostalgici degli anni bui della violenza politica siano convinti di combattere presunto ‘odio’ diffondendo in prima persona, ovviamente nascosti dietro a volantini, odio, violenza e minacce”.

Un appello alla distensione arriva dallo stesso Zamperini che, già all’epoca dei fatti, aveva teso la mano al suo aggressore chiedendo delle scuse pubbliche e l’impegno a non perpetuare violenza in cambio del ritiro della querela. “Le accuse che mi vengono mosse non mi appartengono e chi mi conosce lo sa bene – dice il consigliere regionale – Non ci facciamo intimorire da nessuno ma sono convinto serva un clima sereno. La politica si fa con il confronto, non con l’odio”.