Giardini chiusi a Mandello, Scurria: “Non ci sono soldi ma per transenne e vigilanti sì”

Tempo di lettura: 2 minuti
Grazia Scurria, capogruppo di "Casa Comune" in consiglio comunale a Mandello.

Mandello, sulla chiusura dei giardini interviene Grazia Scurria (Casa Comune)

“Non si potevano usare transenne e vigilantes per garantire la sicurezza e tenere aperto?”

MANDELLO – “Il sindaco di Mandello ripete sempre che non ci sono soldi: non ci sono soldi per sanificare i parchi giochi dei piccoli, che infatti sono rimasti serrati fino alla scorsa settimana; non ci sono soldi per sanificare gli unici 3 servizi pubblici di tutta l’area lago, però ci sono un sacco di soldi per chiudere i giardini pubblici e per vedere lo spettacolo deprimente che abbiamo visto nello scorso finesettimana e che ancora vediamo ai giardini pubblici di Mandello.

Infatti il comune ha speso oltre 30.000 € per l’acquisto delle transenne e la prestazione dei vigilantes posti a controllo della chiusura. Ma leggendo le determinazioni con cui si è proceduto a queste spese, si comprende che le transenne erano destinate alla chiusura degli spazi pubblici “al fine di garantire il corretto distanziamento previsto dalle normative emergenziali” e allora ci si chiede: non si potevano posizionare le transenne e porre i vigilantes a controllare e contingentare gli ingressi, così da garantire il distanziamento e consentire l’uso delle aree da sempre destinate alla balneazione?

Da sempre, sì, e anche negli ultimi 5 anni, perché anche il sindaco Fasoli non ha mai impedito che i turisti godessero della poncia e delle aree limitrofe, né ha mai fatto nulla per far rispettare le regole o multare chi le contravvenisse. Sì, sono quegli stessi turisti “di giornata” che tanto lo disturbano, tra cui ci sono dei maleducati, i cui comportamenti ben potrebbero essere sanzionati dall’Autorità o dagli stessi vigilantes, che invece se ne stanno tutto il giorno appoggiati alle transenne a non far nulla, mentre i cittadini mandellesi provvedono a pagarli.

Sono quegli stessi turisti che, ogni fine settimana contribuiscono a riempire il cassetto dei commercianti dell’area a lago, già fortemente provati dalla chiusura forzata di marzo e aprile e che ora sono privati, dal loro sindaco, anche di quella possibilità di onesto guadagno. Sono quegli stessi turisti che pagano il parcheggio e che non trovano a loro disposizione nemmeno un bagno pubblico, ma che forse anche dopo avere pagato il parcheggio sabato o domenica scorsi, si sono trovati davanti le transenne che sempre noi cittadini mandellesi abbiamo pagato.

Se erano state acquistate per contingentare gli ingressi, perchè non sono state posizionate tempestivamente per quella funzione, così anche i vigilantes avrebbero avuto qualcosa da fare?”

Grazia Scurria