LOMAGNA – Era la lista delle tre C. Ora giocando anche con il nome del candidato sindaco, le C sono diventate quattro, ovvero “Continuiamo con Cristina Citterio” con concretezza competenza coraggio e coerenza. Presentazione sulle note della celeberrima canzone la mia banda suona il rock venerdì sera nell’auditorium di via Roma per la lista della maggioranza uscente Impegno civico. Il gruppo, attualmente guidato dal sindaco Stefano Fumagalli, giunto al termine del secondo mandato, schiera come candidato sindaco Cristina Citterio, capogruppo uscente.
E’ stata lei a indicare quelli che saranno, in caso di conferma, i punti cardine del programma di Impegno Civico per i prossimi cinque anni. “Per noi è fondamentale l’attenzione alla persona, all’ambiente e alla comunità”. Fondamentale, per Citterio, un lavoro nel sociale, la premessa: “Lomagna è già bella e dovremmo essere tutti orgogliosi e grati di abitare qui. Dobbiamo guardare in avanti con più ottimismo, consapevoli di dover arrivare a una Lomagna ancora più coesa. Questo programma è nato dal confronto e dagli stimoli di molti, che ringraziamo per i contributi e le provocazioni”.
Ciascun candidato ha poi preso parola per presentarsi e per rendere noto il proprio contributo alla progettazione della Lomagna del futuro. Davide Corcione, da 10 anni residente in paese, ha deciso di mettere a disposizione le proprie competenze in campo informatico, puntando su comunicazione e partecipazione mentre Elena Gandolfi, un lavoro nella pubblica amministrazione, ha parlato delle potenzialità insite nella gestione associata dei servizi tra più comuni, ipotizzando di istituire un referente per i cittadini capace di fare da tramite tra il Palazzo e i residenti. L’assessore uscente al Bilancio Pierangelo Manganini ha invece rendicontato su quanto fatto anche come presidente dell’associazione bibliocultura 2.0 mentre il sindaco uscente Stefano Fumagalli ha strappato qualche risata al pubblico raccontando di aver scelto di vestirsi come nella foto dei manifesti elettorali per essere sicuro di essere identificato.
“Dieci anni fa, quando mi ero candidato per la prima volta a primo cittadino dopo 5 anni di assessore all’ecologia, incontrai a un gazebo una signora che, guardando la foto dei santini, mi disse “Te se minga istess”.” Una battuta che è servita per rompere il ghiaccio e parlare di un settore delicato e complesso come quello dell’urbanistica. “Nell’aggiornamento del Pgt nel 2016 abbiamo inserito il famoso articolo 97 bis previsto dalla Regione, che prevede che il Comune può intervenire e forzare la mano nei casi relativi al recupero delle aree non residenziali dismesse”. Come noto a Lomagna sono molte le ex aree industriali, restate ora come scheletri a testimoniare un mondo che non c’è più. “Sull’area ex Rdb è previsto un piano attuativo (quello della Fiocchi munizioni, ndr) che prevede compensazioni enormi. Per l’area Jucker invece sono in corso delle operazioni di pulizia ingenti mentre vorremmo anche liberare l’edificio di via Roma dando vita a nuove case e parcheggi”. Per Fumagalli la priorità è quella di utilizzare meglio l’esistente.
Il giovane Cesare Vertemati ha invece parlato di viabilità e sicurezza, ponendo l’accento sullo studio per migliorare l’innesto sulla tangenziale Est, seguito poi da Lino Lalli che, su ambiente ed ecologia, ha ribadito l’importanza di continuare a bonificare l’amianto aprendo anche uno sportello ad hoc. “Vorremmo arrivare alla tariffa puntuale, dotare il paese anche di un centro per il riuso e ampliare anche il centro di raccolta dei rifiuti”. Ha parlato invece dell’educazione come polizza sul futuro Roberto Pellanda, convinto che bisogna continuare a investire sulla qualità così come fatto anche nel settore cultura, con la biblioteca capace, come sottolineato da Ivano Guarini, di raddoppiare, in cinque anni, gli orari di apertura in 5 anni arrivando a 22672 prestiti annui. L’assessore uscente Simone Comi ha fatto il punto sui lavori effettuati al patrimonio comunale, così come, per il suo ambito, ovvero lo sport, ha fatto il consigliere Stefania Casturà. Mariangela Mandelli si è concentrata invece sul sociale.
Tra le idee, oltre alla creazione di 4 monolocali di proprietà comunali da destinare a chi ha più bisogno e alla possibilità di un ambulatorio pediatrico almeno in alcuni giorni della settimana, anche quella di realizzare una casa di riposo in paese. “Lavoriamo per un welfare a km zero”. Ha parlato invece del rilancio del centro sportivo di via Carducci, attualmente in funzione al “minimo” per via di una causa legale, Davide Vetri, sostenitore anche della costituzione di un gruppo di cammino serali. Quanto al centro sportivo, oggetto di richieste anche dal pubblico in sala, il consiglio di Stato si esprimerà sul ricorso il 21 maggio mentre il Tar entrerà nel merito a giugno. “Sono una Lomagna in rete che non distrugge tutto quello che è stato fatto finora” ha concluso Citterio prima di lasciare alle note de La mia banda suona il rock, con il testo riarrangiato appositamente per Impegno Civico il compito di chiudere la serata in musica.