Ben otto le interpellanze presentate dal gruppo di minoranza da Uniti per Lomagna
Tante le questioni poste sotto la lente tra cui quella del centro sportivo comunale di via Carducci
LOMAGNA – Dal centro sportivo di via Carducci all’introduzione del sacco rosso, passando per la manutenzione delle rotonde, il progetto Estate insieme e la nascita del gruppo di controllo del vicinato. Senza dimenticare la questione della centrale a biomassa, i finanziamenti del Pnrr e il giardino delle rimembranze da realizzare all’interno del cimitero comunale.
Sono ben otto le interpellanze presentate da Uniti per Lomagna che verranno discusse stasera, lunedì, in consiglio comunale. L’assise si riunirà alle 20.30 e affronterà come primo argomento il progetto del centro sportivo di via Carducci, oggetto tra l’altro di una delle interpellanze della minoranza. Nello specifico, i consiglieri guidati da Mauro Sala hanno chiesto “ se risponde al vero che sono stati già realizzati i 3 campi da padel e se è stata presentata richiesta di cambio di destinazione di uno dei campi esistenti”. Non solo, ma viene chiesto anche “se oltre al progetto di ricondizionamento del centro è già stato presentato anche il progetto di quanto dovrà essere realizzato nei 5 anni dalla stipula della convenzione”.
La minoranza ha deciso anche di incalzare la maggioranza sul tema dei furti, chiedendo di prendere in considerazione la richiesta presentata nel 2017 di poter creare un protocollo per far nascere e regolamentare i gruppi di controllo del Vicinato, intesi come cittadini volontari, che vigilano ed allertano le forze dell’ordine in caso di movimenti sospetti. “Ora che finalmente è stato approvato il regolamento del “volontario comunale” esiste già una base per poter lavorare velocemente anche su altre forme di volontariato come quello per il controllo del vicinato”.
Altro argomento oggetto di interpellanza è la realizzazione all’interno del cimitero del “Giardino delle Rimembranze”, destinato ad accogliere le ceneri dei defunti.
In discussione anche la questione della centrale a biomassa con riferimento al suo funzionamento in totale sicurezza “senza rischi per le persone che risiedono nelle vicinanze e per l’ambiente e alla vicenda del gestore, che mesi fa aveva comunicato la volontà di rescindere dal contratto.