Merate, gli assessori “cacciati”: “La revoca? Un danno per la comunità”

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Giuseppe Procopio e Franca Maggioni commentano il “licenziamento” come assessori

Entrambi non si sbilanciano sul futuro, ma lasciano trasparire tanta amarezza per la conclusione del rapporto

MERATE – “Sto traslocando… Non aggiungo altro. E’ finita così. Mi spiace per tutti i lavori che stavo portando avanti e resteranno incompiuti”. Commenta così l’assessore al Welfare Franca Maggioni la revoca della nomina ad assessore, decisa del sindaco Massimo Panzeri e comunicata alla diretta interessata questa mattina, lunedì.

Nell’incontro, avvenuto in Municipio, il primo cittadino ha spiegato, come riportato nel decreto di revoca, di aver preso questa decisione difficile a causa del venire meno del rapporto di fiducia a seguito delle vociferate intenzioni di candidarsi con la lista capitanata da Dario Perego. “Io non ho ancora sciolto le riserve, ma mi dispiacerebbe buttare al vento l’esperienza maturata in questi cinque anni” si limita ad aggiungere Maggioni, lasciandosi andare a una battuta: “Certo, ora mi hanno gettato l’amo”.

Anche l’altro assessore, destinatario del decreto di revoca della nomina da assessore, Giuseppe Procopio, vice sindaco, non si sbilancia sul proprio futuro contestando però a muso duro la decisione del sindaco Panzeri. “Penso che quando un sindaco comunica al suo vice con pluriennale esperienza di averlo “licenziato” con un messaggio su Whatsapps, possiamo purtroppo aspettarci di tutto” incalza ricordando i passaggi che hanno portato al divorzio: “Venerdì mattina, dopo il consiglio comunale di giovedì sera (in cui il clima era apparso stranamente pacato, ndr), mi arriva una mail dalla segreteria del sindaco invitandomi a fissare un appuntamento con Panzeri per lunedì. Al che ho chiamato subito il sindaco dicendo che lunedì ero impegnato per lavoro, martedì avevo un impegno familiare improrogabile e anche mercoledì ero impegnato per via della mia professione di avvocato”.

Nulla lasciava trasparire l’epilogo con un messaggio wa, arrivato questa mattina, “in cui mi chiedeva conto della mia assenza in Comune” e subito dopo, di fronte alla mia risposta, mi rispondeva “tempo scaduto” aggiungendomi della notifica a casa del provvedimento di revoca delle deleghe. Non mi è stato possibile sapere neanche i motivi, visto che sono stato rimandato al decreto”.

Ma sui motivi il vicesindaco vuole tornare, quanto meno per spiegare di non aver mai esternato pubblicamente, come invece scritto nel testo di Panzeri, di volersi candidare con Dario Perego. “Erano ancora aperte delle trattative con il segretario di Fratelli d’Italia per ricomporre lo strappo. Così invece la frittata è stata fatta”. A perderci, per Procopio, sarà solo la cittadinanza: “Abbiamo, anzi, avevamo dei provvedimenti importanti, come il Pgt, da portare avanti e da chiudere entro la fine del mandato. Sfido quindi a subentrare su un treno in corsa da anni. Così ci rimette l’intera comunità e tutto per una questione politica”.

L’ormai ex vice sindaco scuote la testa: “Cosa farò io ora? Bisogna chiedersi cosa faranno gli altri ora in una maggioranza dove tre assessori, tra l’altro quelli che avevano preso più preferenze, sono stati cacciati; chi e quanti decideranno ora di candidarsi in maniera pacifica e serena”.