Lunedì in Auditorium la presentazione del libro, pubblicato a un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi
Il ritratto del quattro volte Presidente del Consiglio con il ricordo di chi, come Adriano Galliani e Fabio Capello, ha condiviso con lui lavoro e passioni
MERATE – Un viaggio che racconta il quattro volte presidente del Consiglio Silvio Berlusconi svelandone i tratti più personali e umani, meno noti al grande pubblico. È stato presentato nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì, in Auditorium nel corso dell’evento promosso dalla Fondazione Costruiamo il futuro “Una battuta, Presidente”, libro edito da Marlin editore, scritto da Vittorio Amato e Giovanni Lamberti, due giornalisti la cui carriera si è intrecciata fortemente a quella di Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno dello scorso anno.
“Lo aspettavamo a tutte le ore, fuori dai palazzi della politica e lui non si è mai negato” ha esordito Lamberti, aggiungendo: “Metteva sempre il lato umano davanti a tutto”. “Sia chiaro” gli ha fatto eco Amato- Non siamo qui a beatificarlo, era uno capace di intortare chiunque. Quando ti diceva, ne parliamo ad Arcore, sapevi già che tornavi da lì con la sua idea. Con questo libro abbiamo voluto raccontare un leader fuori dagli schemi sottolineandone il profilo umano”.
A irrobustire il ritratto di Berlusconi l’amico di sempre Adriano Galliani, con cui ha condiviso l’amore per il Milan e, più in generale, per Milano. “Berlusconi era milanese prima e milanista poi. Non è un caso se tutte le nostre società hanno sempre avuto, come iniziale, la M. La mia più grande impresa è stata farlo diventare tifoso del Monza”.
Una passione, quella per il calcio, travolgente, capace di dare vita al Milan dei campioni e dei tanti trofei alzati in cielo. A ricordare quegli anni, collegato da remoto, l’allenatore Fabio Capello: “A Berlusconi devo tutto. Ha creduto in me anche quando non ero nessuno, dandomi sempre grande fiducia. La differenza con gli altri è che vedeva e centrava gli obiettivi”.
L’appuntamento, a cui hanno preso parte anche Letizia Moratti, candidata al Parlamento europeo e Iva Zanicchi, collegata da remoto, si è aperto con i saluti del sindaco di Merate Massimo Panzeri che ha sottolineato il legame di Berlusconi con Merate con la donazione di un bosco urbano nell’area dell’ex cascina Vedù.