Merate, in consiglio Castelli attacca su Viale Verdi. Scontro Robbiani – Pozzi sul verde

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L'assessore Andrea Robbiani e il consigliere Alessandro Pozzi

Ad accendere la miccia della discussione l’emendamento su viale Verdi e la lettera  scritta dal Comitato Viale Verdi

Scontro tra Robbiani e il suo assessore “ombra” sulla gestione del verde. Pozzi lascia l’aula per non surriscaldare ulteriormente i toni

 

MERATE – Un Consiglio comunale spinoso, non tanto per le questioni affrontate bensì per le reazioni provocate tra le parti (e tra il pubblico) con il capogruppo di Cambia Merate Aldo Castelli all’attacco su viale Verdi con frecciatine rivolte non solo all’amministrazione comunale e l’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani allo scontro con il suo assessore ombra Alessandro Pozzi. E’ stata senza dubbio un’assise lunga, articolata e complessa quella che si è tenuta ieri sera a Palazzo Tettamanti. All’ordine del giorno ben nove punti con il piatto forte costituito, dopo gli antipasti a base delle interrogazioni della minoranza, dalla presentazione del bilancio di previsione 2020.

L’emendamento su Viale Verdi

Ad accendere la miccia, con una questione di fatto pregiudiziale all’emendamento presentato da Cambia Merate e respinto dal punto di vista tecnico, il capogruppo Aldo Castelli.

Il capogruppo di minoranza Aldo Castelli

Lettera alla mano, il numero uno della minoranza ha contestato il fatto di essere venuto a conoscenza degli sviluppi sul progetto di riqualificazione di viale Verdi dalla missiva scritta dal comitato di quartiere ai propri aderenti.

La lettera del Comitato Viale Verdi

“Di questo intervento non sappiamo più niente da mesi – ha spiegato Castelli che con l’emendamento aveva chiesto di dirottare i soldi stanziati per la realizzazione delle due rotonde lungo il viale al restauro del Collegio Manzoni – . Salvo poi scoprire dalla lettera del Comitato Viale Verdi che il sindaco ha incontrato i rappresentanti aggiornandoli sullo status quo. Mi chiedo come avrebbe reagito lei, sindaco, se fosse stato in minoranza. A suo tempo ci aveva promesso una commissione ad hoc sul tema. Il buon senso avrebbe voluto che, oltre a ricevere il comitato, il sindaco avesse informato anche il consiglio comunale. Anche perché, se quanto scritto corrisponde al vero, il progetto è praticamente tutto da rifare. Vogliamo capire quindi meglio come e perché” ha concluso chiedendo di fatto conto della veridicità di quanto scritto da Giuseppe Papaleo (seduto tra il pubblico) nella lettera ai propri associati. “E anche i costi di queste ulteriori richieste: si riuscirà a stare nel quadro economico oppure bisognerà prevedere spese extra?” ha fatto eco il consigliere Patrizia Riva.

Panzeri: “Un progetto migliorabile”

 

Il sindaco Massimo Panzeri

A rispondere, per primo, è stato il sindaco Massimo Panzeri, manifestando il proprio stupore per il documento redatto dal Comitato Viale Verdi. “Vengo a conoscenza ora di questa lettera” ha detto il primo cittadino, sottolineando di aver incontrato i rappresentanti del gruppo guidato da Giuseppe Papaleo qualche giorno prima in Municipio. “Non nego che il progetto così come presentato dalla Provincia il 20 dicembre non ci abbia soddisfatto del tutto”. Panzeri ha assicurato che il progetto passerà al vaglio della commissione, riservandosi però il diritto di discutere di dubbi e integrazioni innanzitutto all’interno della sua maggioranza.

Il gruppo di minoranza Cambia Merate

“Il Comitato non vedendo avanzare niente, ha chiesto semplicemente a che punto eravamo. Lo scheletro è definito, dobbiamo cucire addosso l’abito. Di certo il progetto non è da rifare, ma il vestito è migliorabile perché la nostra ambizione è quella di alzare il livello: il viale è fermo agli anni Settanta, non vogliamo solo saldare il gap ma anche andare un po’ avanti”. Ecco quindi l’idea di inserire anche la sistemazione della rotonda del Ceppo, la creazione di una zona cuscinetto tra asilo e parcheggi, i materiali innovati e tecnologici per renderla una smart road”. Quindi, rispondendo anche ai dubbi di Riva, ha aggiunto: “L’idea è quella di stare nel quadro economico dando però la priorità a un lavoro eseguito bene in modo che questa opera pubblica resti nel tempo”.

 

L’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto

Chiedendo lumi su altri interventi, tra cui il servizio streaming delle sedute, Castelli ha poi anticipato la dichiarazione di voto, contraria, precisando che dal primo bilancio dell’amministrazione Panzeri si sarebbe aspettato di più: “Mi aspettavo qualcosa che dettasse la linea di mandato. E invece non c’è traccia di Pgt, dello studio idrogeologico annunciato dall’assessore Robbiani, del piano della mobilità sostenibile. Nessuna visione né su Villa Confalonieri né sul Collegio Manzoni e nessun cenno neppure al bilancio partecipato. E non ha senso neppure che continuate a parlare di un bilancio prudenziale visto che le spese correnti sono sbilanciate di 67mila euro”.

La scontro sulla gestione del verde

Critiche a cui ha risposto l’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto sottolineando la robustezza di un documento programmatico che vede impiegati 25 milioni e mezzo di euro, dando poi voce agli assessori Franca Maggioni, Fiorenza Albani e Andrea Robbiani per illustrare gli interventi messi in atto nei loro ambiti di lavoro. Ed è stato proprio durante la lunga dissertazione dell’ex sindaco leghista che si è consumato il secondo scontro (questa volta diretto) della serata. Mentre Robbiani parlava di forestazioni intensive ed estensive, il consigliere Alessandro Pozzi è intervenuto per sottolineare le brutte capitozzature effettuate a diverse piante della città etichettando come pietosa la gestione del verde pubblico. Una critica che ha provocato la vibrante reazione dell’assessore tanto che Pozzi ha preferito abbandonare l’aula per non esasperare ulteriormente i toni. “Penso che qui dentro tutti dobbiamo portare rispetto per le opinioni altrui” è intervenuta con piglio il consigliere Riva – “Anche le altre persone parlano con cognizione di causa, assessore. Non è l’unico a studiare, informarsi e a conoscere le cose” ha concluso piccata. Rientrato in aula Pozzi si è proceduti poi con la votazione e l’approvazione, a maggioranza, del bilancio di previsione.