Dopo la risposta scritta, il caso è stato discusso in aula. Castelli (Cambia Merate) allarga il cerchio sulle responsabilità
Secca la risposta del sindaco Panzeri che ha liquidato la faccenda invocando il ricorso alle autorità competenti
MERATE – “Non sono il guardiano dell’Auditorium. C’è un’indagine in corso da parte delle autorità competenti”. Ha tagliato corto il sindaco Massimo Panzeri ieri sera, martedì, in consiglio nel rispondere all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Cambia Merate sull’incidente avvenuto in Auditorium in 2 giugno.
Durante il saggio di fine anno dell’Academy danza Merate, un’americana, carica di luci, era caduta sul palcoscenico. Un’insegnante, la direttrice della scuola, si era lievemente ferita alla spalla e anche quattro bambine erano finite al pronto soccorso per accertamenti. Una tragedia sfiorata, da cui è scaturita un’indagine volta a scoprire cause e responsabilità.
In azione un service non autorizzato
Punti su cui anche Cambia Merate ha voluto e vuole tutt’ora vederci chiaro, presentando un’interrogazione in merito. Come previsto da regolamento, il sindaco ha fornito una risposta scritta precisando che è stato appurato che sull’americana sono stati installati elementi aggiuntivi senza alcuna autorizzazione preventiva.
Il Comune ha infatti affidato l’appalto del servizio a un service, vietando, così come previsto dal regolamento entrato in vigore nell’aprile 2019, l’utilizzo di tecnici esterni. Domenica 2 giugno invece in Auditorium ha operato una ditta differente rispetto a quella vincitrice dell’appalto.
Interrogativi su chi custodiva e chi ha organizzato lo spettacolo
Un particolare su cui il capogruppo Aldo Castelli ha voluto porre l’accento: “Nella risposta a noi fornita si dice che il Comune ha appaltato la gestione del servizio service unitamente alla custodia degli edifici comunali, auditorium compreso. Quindi, chi custodiva, doveva sapere chi gestiva il servizio service in quel momento. E anche chi ha organizzato la serata doveva sapere. Mi chiedo se abbiate preso provvedimenti in tal senso”.
Una domanda ben precisa, volta a fornire un’altra chiave di lettura rispetto a quanto ricostruito fin ora, che ha costretto Panzeri a trincerarsi dietro lo “scudo” delle autorità competenti. “Le verifiche del caso sono affidate agli inquirenti – ha replicato il primo cittadino – . Non faccio il guardiano dell’auditorium. Certo, concordo con il dire che chi ha la custodia deva avere la responsabilità di chi entra in Municipio”. Una risposta che non ha soddisfatto il gruppo di minoranza, pronto a dare nuovamente battaglia sull’argomento.