Le minoranze hanno contestato il fatto di essere state messe di fronte alla decisione già presa con tanto di gara pubblicata da Silea
Accesa discussione sull’affidamento della gestione del verde pubblico alla società partecipata
MERATE – Gestione del verde pubblico affidato a Silea: le minoranze abbandonano l’aula consiliare, contestando che l’argomento sia stato affrontato a cose ormai fatte con il bando di gara già pubblicato dalla società partecipata con sede a Valmadrera.
E’ successo ieri, lunedì, durante il Consiglio comunale in cui si è discusso dell’affidamento in house a Silea della gestione del verde pubblico. A introdurre l’argomento è stata l’assessore all’Ambiente Silvia Sesana che ha evidenziato come l’argomento fosse stato anticipato in commissione: “E’ una questione che ci tocca da vicino perchè riguarda il decoro urbano, la cura dei parchi e degli spazi verdi che fanno parte dell’identità di Merate”. Come ad anticipare le possibili critiche, Sesana ha chiarito che non si tratta di una “scelta di comodo, ma di buon senso e lungimiranza. E’ un modello di gestione più moderno, sostenibile e integrato che mette in relazione la cura del verde con la gestione dei rifiuti e dell igiene urbana”.

Fiore all’occhiello di quella che è stata definita una “mossa pragmatica” che coniuga la gestione del verde con quella dei rifiuti e l’igiene urbana superando la frammentazione creata dall’avere referenti separati, l’introduzione di figure specialistiche quali l’agronomo e il projetc manager (che avrà una postazione sua in Comune a Merate interfacciandosi con gli uffici e con il territorio) con una proposta che verrà introdotta in maniera sperimentale per due anni, prorogabili di uno.

Terminata l’esposizione, le minoranze hanno preso parola. Il capogruppo di Prospettive per Merate Massimo Panzeri ha rimarcato che solo il tempo dirà se la scelta sarà premiante o meno, parlando di una decisione comunque coraggiosa e che inciderà molto nel giudizio complessivo della cittadinanza sull’amministrazione comunale. Il collega di Noi Merate Dario Perego ha invece posto l’accento sul metodo: “Se il nostro contributo deve essere reale, dobbiamo essere messi nelle condizioni di poterlo dare e convocando la commissione tre giorni fa o ci ritenete dei fenomeni o sperate che ci possa sfuggire qualcosa nell’analisi oppure non vi interessa quello che diciamo perché avete già deciso. E quest’ultima ipotesi è, a mio parere, la più grave”.

Perego è poi entrato nel dettaglio del documento presentato contestando la convenienza della proposta: “Il costo al cittadino non è di 231mila euro, ma di 280mila euro perché la cittadinanza pagherà anche per l’agronomo e per il project manager, una figura, quest’ultima, pagata da Silea per controllare quello che la partecipata svolge in città”.
L’assessore Sesana ha precisato che la convenienza del servizio veniva evidenziata a parità di servizio, rispetto all’attuale, non riuscendo però a placare la contrarietà di Perego che è sbottato: “Silea ha pubblicato nei giorni scorsi il bando di gara per la gestione del verde. Cosa siamo qui a discutere?” ha affondato, alzandosi dalla sedia. Il sindaco Mattia Salvioni ha provato a trattenerlo chiarendo che le mosse dell’azienda partecipata sono indipendenti da quelle del Comune: “Silea può fare quello che vuole. E’ a suo rischio e pericolo. Noi giuridicamente siamo corretti approvando in Giunta a settembre un atto di indirizzo per la gestione del verde”.

Dichiarazioni che non sono servite a placare la polemica. Anzi. Massimo Panzeri si è messo in scia a Perego, rimasto in piedi in fondo all’emiciclo: “Siamo qui a fare della grande retorica. E poi goà il 28 era uscita la gara. Tanto varrebbe essere onesti e dire che quella di stasera è una presa d’atto. Questo atteggiamento non è serio e non è rispettoso del nostro misero ruolo a cui siamo relegati. Se sono previsti questi sgabelli dovrebbe pure esserci un senso”.
Completato l’affondo, tutti e cinque i consiglieri di minoranza sono usciti dall’aula, lasciando al capogruppo di maggioranza Ernesto Sellitto il compito di chiudere la discussione: “Abbandonare l’aula non ha senso. Stiamo votando un progetto strategico che nacque nel passato e che oggi vede il suo punto di arrivo” ha rimarcato ricordando la delibera del 2020, votata in Consiglio comunale all’unanimità, sull’ampliamento dei servizi a Silea. “Non perdiamoci nei numeri, negli zero virgola zero. Pensiamo che stiamo promuovendo un servizio in house che ha altri servizi che hanno anche un costo e un beneficio”.

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