OSNAGO – Scintille già al primo consiglio comunale dell’amministrazione comunale guidata per il secondo mandato consecutivo dal sindaco Paolo Brivio.
I consiglieri di minoranza di Orgoglio Osnago hanno subito acceso la seduta durante la discussione del primo punto all’ordine del giorno. Il gruppo guidato da Marco Riva ha infatti avanzato l’ipotesi di un conflitto di interessi per uno dei consiglieri eletti durante le elezioni del 26 maggio.
La minoranza ha sollevato un presunto conflitto di interessi
“Non abbiamo fatto nomi perché stiamo ancora valutando tutto il caso e vogliamo approfondirlo bene – ha precisato Riva -. Ma abbiamo voluto segnalare che per noi è stato inopportuno candidare questa consigliera visto i rapporti professionali che il marito o compagno ha avuto e forse tutt’ora ha ancora con l’amministrazione comunale”.
Riva si è anche detto pronto a presentare in merito una mozione, da discutere nel prossimo consiglio comunale, per appurare come stiano le cose. Dal canto suo il sindaco Paolo Brivio si è dichiarato invece tranquillo. “Il professionista in questione non ha più incarichi con il nostro Comune. Per cui la questione non si pone minimamente. Come Comune abbiamo tra l’altro anche adottato un codice etico che rispettiamo nei suoi principi”.
Le linee programmatiche di Progetto Osnago
Respinta al mittente l’accusa relativa a questo ipotetico conflitto di interesse, Brivio ha poi presentato le linee programmatiche del suo mandato bis ringraziando gli elettori che hanno dato ancora una volta fiducia a Progetto Osnago. “Hanno confermato che la nostra compagine politica è un albero solidamente piantato nel terreno del paese: 5 mandati e 25 anni di amministrazione sono le radici di un futuro per il quale abbiamo in serbo una folta ramificazione di idee, e nel quale contiamo di far maturare frutti abbondanti e sempre nuovi”.
Le cinque idee forza
Poi, entrando più dettagliatamente nel programma, l’appello alla coesione, “principio originario e obiettivo ultimo, che nel nostro programma alimenta cinque idee-forza, linee d’azione cui vogliamo dedicare particolari attenzioni, energie e risorse”. Ovvero, ascoltare le generazioni e aggiustare il territorio, confermando la scelta “storica” di non consumare suolo agricolo. Non solo ma anche proporre innovazione ambientale soprattuto nella gestione “circolare” dei rifiuti (da scarto a risorsa), nella riduzione delle emissioni inquinanti generate da edifici e veicoli, nell’organizzazione di una mobilità sostenibile.
“Ragionare per poli e con uno sguardo sovracomunale”
Affrontando il tutto, ecco le altre due idee-forza, con un certo metodo amministrativo e politico. “Vogliamo progettare per poli. Un centro anziani alla Cassinetta, l’integrazione dei livelli di istruzione per l’infanzia, biblioteca, spazi per lo sport e il tempo libero”. Senza dimenticare, lo sguardo sovracomunale. “In campagna elettorale, insieme ad altri sindaci, abbiamo sottoscritto il documento “Non siamo isole”. L’esperienza di 5 anni da sindaco mi ha insegnato che il baricentro delle decisioni che contano si sta spostando e si sposterà sempre più verso una dimensione sovra-comunale”. Di una cosa il sindaco bis è sicuro: “Sarà un quinquennio impegnativo. “Governato” da un consiglio in cui uomini e donne sono in pari numero, e da una giunta prevalentemente femminile. Il futuro di Osnago, lo vedo azzurro e rosa. Dunque, non posso che vederlo bene.