L’auspicio di Azione affinché il parco del Curone resti tutelato e valorizzato anche in futuro
“La politica polarizzata porta con sé il rischio di anteporre fazioni e appartenenze allo spirito di collaborazione”
MONTEVECCHIA – Il grazie al dimissionario Marco Molgora per quanto svolto in questi cinque anni di presidenza e l’auspicio che il Parco del Curone venga tutelato e valorizzato anche in futuro, al di là delle appartenenze politiche. Anche la segreteria provinciale di Azione, guidata da Eleonora Lavelli, si inserisce nel dibattito aperto dalle dimissioni del presidente uscente Marco Molgora che alla luce del clima teso registrato nelle ultime settimane in merito al rinnovo della presidenza e della comunità del parco dell’ente sovracomunale con sede a Cascina Butto ha preferito uscito di scena rinunciando anche alla candidatura per il secondo mandato.
Di seguito il comunicato integrale
A seguito della lettera di dimissioni di Marco Molgora dalla presidenza del Parco del Curone, il Direttivo provinciale di Azione Lecco ritiene doveroso esprimere un ringraziamento per il lavoro svolto, che ha portato il parco regionale ad estendersi territorialmente e ad includere anche la riserva naturale di Sartirana, per una sua migliore gestione e preservazione.
La politica polarizzata porta con sé il rischio di anteporre fazioni e appartenenze allo spirito di collaborazione, alimentando conflitti basati sull’opportunità politica, piuttosto che sul futuro dell’ente che si rappresenta e, in proposito, la conflittualità che ha interessato il futuro del Parco del Curone ci è sembrata francamente spiacevole.
Azione auspica che, per il futuro, le scelte di governance del Parco del Curone siano guidate dalla valorizzazione e tutela del Parco. È fondamentale preservare il delicato equilibrio tra la protezione di ecosistemi sempre più fragili e un modello di turismo e accessibilità sostenibile, in grado di generare valore duraturo per il territorio e per chi lo vive. La vera ricchezza del Parco del Curone e di Montevecchia risiede nell’unicità del suo territorio e dei suoi paesaggi, che raccontano l’armonia possibile tra natura e comunità.