“Salviamo Cernusco”: ecco l’appello del neonato gruppo L’altracittà

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Volantino porta a porta per raccogliere proposte, adesioni e suggerimenti

“L’obiettivo non è costituire una nuova lista per le prossime elezioni di ottobre, ma rivolgerci a chi ha a cuore Cernusco”

CERNUSCO – Il nome è “L’altracittà” e l’obiettivo, dichiarato, è “Salviamo Cernusco”. Non è passato inosservato il volantino che in questi giorni sta sbucando dalle cassette postali con un appello ai cernuschesi a prendersi cura del proprio paese, trasformandolo in un incubatore di nuove opportunità di lavoro e un modello di socialità, solidarietà, ecologia, cultura e sicurezza per il nostro territorio.

“Non siamo qui ad annunciare una nuova lista elettorale perchè siamo coscienti del poco tempo a disposizione da ora al mese di ottobre. e delle difficoltà anche per le formazioni già consolidate, e presenti in Consiglio Comunale,  che ci stanno lavorando da più di un anno” fanno sapere gli organizzatori. Il nostro è un appello affinchè i cittadini di Cernusco si prendano cura del loro paese, si interessino a ciò che succede se vogliono contare o solo essere ascoltati”.

Gruppo eterogeneo che raccoglie alcuni esponenti del Comitato “la Vittoria del Parco” ma anche altri che hanno partecipato al flashmob contro la realizzazione del bitumificio nel luglio 2020, il gruppo vuole sondare gli umori del paese per capire se respira ancora, se c’è ancor voglia di mettersi in gioco per contribuire a un progetto condiviso e cucito sulle esigenze delle comunità.

“Far rivivere Cernusco dipenderà dall’impegno e dalla fantasia, dalla sincerità e dalla coerenza, dal senso di consapevolezza e dalla responsabilità dei suoi abitanti. Specialmente servirà l’apporto dei giovani, perché è necessario e urgente decidere se continuare sulla vecchia strada o invertire la rotta”. Perchè, sottolineano i referenti de L’altracittà, per cambiare bisogna esserci, lasciando a disposizione una mail laltracitta.cernuscolomb@gmail.com per chi volesse aderire, suggerire proposte, condivisioni e critiche.

Ecco il comunicato integrale

“Il paese muore: i negozi, le attività e i servizi utili chiudono o si spostano nei centri vicini; non c’è una vera aggregazione culturale, sociale e giovanile. Ci vorrebbe uno scatto di generosità da chi potrebbe donare una parte del proprio tempo per immaginare e mettere in atto un progetto condiviso, cucito a misura delle persone, della loro salute, della sicurezza, della tutela dei beni comuni, del bisogno non solo del pane ma della bellezza del posto in cui si vive. L’Italia ci mostra centinaia di esperienze concrete che si possono adottare e mettere in pratica affinché anche Cernusco diventi un incubatore di nuove opportunità di lavoro e un modello di socialità, solidarietà, ecologia, cultura e sicurezza per il nostro territorio.

Siamo un gruppo di cittadini di Cernusco, presenti e impegnati in paese: abbiamo contribuito a raccogliere 1000 firme contro il progetto milionario per il comparto della piazza, fermandolo e salvando dall’abbattimento i tigli centenari; abbiamo costretto l’Amministrazione a fare un passo indietro sull’insediamento di un’inquinante fabbrica di bitumi che aveva approvato al confine di Brugarolo; promosso iniziative culturali nelle scuole e in paese…, questo è solo una piccola parte del lavoro che svolgiamo. Ma non basta! PER CAMBIARE BISOGNA ESSERCI Far rivivere Cernusco, dipenderà dall’impegno e dalla fantasia, dalla sincerità e dalla coerenza, dal senso di consapevolezza e dalla responsabilità dei suoi abitanti. Specialmente servirà l’apporto dei giovani, perché è necessario e urgente decidere se continuare sulla vecchia strada o invertire la rotta. Noi ci siamo.