Uniti per Lomagna denuncia: “Amministrazione imbalsamata e antidemocratica. Ormai siamo una frazione di Osnago”

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Minoranza a ruota libera durante la conferenza stampa: “Un’amministrazione allo sbando”

Il casus belli questa volta è scoppiato dopo la richiesta di convocazione del consiglio comunale straordinario con ben 6 interrogazioni

LOMAGNA – Il regolamento del Consiglio comunale usato come “una clava” e un’amministrazione comunale “allo sbando”, tanto da essere definita “una frazione di Osnago”. Toni accorati e tanta voglia di battere i pugni sul tavolo sabato mattina durante la conferenza stampa convocata dal gruppo di minoranza di Uniti per Lomagna per annunciare l’intenzione di rivolgersi alle autorità superiori, in primis al Prefetto e a esperti di diritto amministrativo per denunciare i comportamenti antidemocratici della maggioranza. Presente il capogruppo Mauro Sala, insieme a Gianfranco Castelli, Giuseppe Valentino e Roberta Riva, rispettivamente ex sindaco, ex consigliere ed ex assessore di Impegno Civico, il gruppo che supporta l’odierna maggioranza. Connessi da remoto, i consiglieri Irio Tiezzi e Alberto Bonanomi.

Il consiglio comunale straordinaria “accorpato” a quello ordinario

Il casus belli, l’ultimo di una serie, la decisione del sindaco Cristina Citterio di convocare il consiglio comunale per il 31 marzo, mettendo in coda il consiglio comunale straordinario richiesto il 12 marzo dalla minoranza con all’ordine del giorno ben sei interpellanze. “Le avevamo presentate di fronte al silenzio, l’ennesimo, di questa amministrazione” ha chiosato il capogruppo Mauro Sala, sottolineando come a Lomagna l’assise consiliare non si riunisca dal 30 dicembre nonostante il regolamento preveda la convocazione almeno ogni 3 mesi. “Eppure ci sarebbero così tante cose da discutere, dalla gestione dell’emergenza Covid all’ex Rdb passando per l’area ex jucker, da poco ritinteggiata nel silenzio assordante della Giunta. E poi via Milano ridotta a colabrodo, la piattaforma ecologica da controllare, la gestione associata con Osnago che non funziona… Insomma, di aspetti da discutere ce ne sarebbero tantissimi, ma questa maggioranza non sembra proprio interessate al confronto e al dialogo” ha continuato Sala, in un elenco, lunghissimo, di “mancanze” della Giunta Citterio.

Mauro Sala

“Nessun confronto con questa amministrazione”

“E appena proviamo a intervenire, ci stoppano con il regolamento. Ma questo andrebbe usato con buon senso e non solo per zittire la nostra voce” ha aggiunto Giuseppe Valentino, ex consigliere di Impegno Civico, da sempre molto critico sulla mancanza di trasparenza e informazione della maggioranza. Già, il regolamento. Lo stesso che, all’articolo 50, comma 4, prevede la possibilità di indire un consiglio comunale straordinario. “Ci chiediamo perché la nostra domanda non sia stata accolta e se sia legittimo tale comportamento scorretto e irrispettoso. Pur avendo avuto oltre 10 giorni di tempo per convocare il consiglio straordinario, si è scelto di aspettare fino all’ultimo per riuscire a organizzare la convocazione ordinaria, dove inserire anche quella straordinaria mettendo così in secondo piano gli argomenti presentati dalla minoranza”. Anche perché, questa l’altra critica della minoranza, “per la discussione delle interpellanze e delle interrogazioni viene poi concesso solo lo spazio di un’ora massimo di dibattito”.

L’ex sindaco Castelli: “Accusato di essere autoritario, ma non ho mai zittito nessuno”

Comportamenti definiti antidemocratici a cui si è opposto con vigore l’ex sindaco Castelli: “Sono stato accusato di essere una persona autoritaria, ma non ho mai tolto la parola di bocca a nessuno. Niente funziona come dovrebbe in questa amministrazione e ci si arrocca a un regolamento, di cui non si può diventare schiavi”. Tanta attenzione al rispetto dei tecnicismi del regolamento a cui non seguirebbe, stando al j’accuse di Castelli, altrettanta attenzione nel seguire e monitorare gli interventi edilizi e urbanistici importanti, in primis quello dell’area ex Jucker.
Parole pesanti a cui si sono aggiunte quelle di Roberta Riva che ha parlato di un’amministrazione imbalsamata, senza idee e incapace di proporre iniziative e proposte nuove.
Motivi che hanno spinto Uniti per Lomagna a ritirare le interpellanze presentate il 12 marzo insieme alla richiesta di consiglio straordinario e di ripresentarle in data 25 marzo “nella speranza che l’amministrazione comunale sia in grado di ristabilire una nuova data per la discussione dei temi presentati, restituendo dignità ad argomenti di primo piano come quelli proposti”.

L’area ex Jucker

Il consiglio del 31 marzo

Nel consiglio comunale del 31 marzo verranno quindi discussi due documenti della minoranza, ovvero l’interrogazione relativa al bando finanziamenti 2021 e la mozione in merito alla gestione associata tra i Comuni di Lomagna e Osnago.
Nel frattempo Uniti per Lomagna ha deciso di andare avanti e denunciare alle autorità, in primis il Prefetto Castrese De Rosa, “un comportamento anomalo e antidemocratico che pur non violando palesemente norma alcuna lede profondamente il diritto di cittadini e consiglieri comunali di avere un luogo come il Consiglio comunale dove conoscere e discutere e proporre il bene della cittadinanza”.