Il documento verrà discusso lunedì in Consiglio comunale
L’interrogazione evidenzia una disparità di trattamento tra realtà locali e chiede quali misure concrete l’Amministrazione intenda adottare per facilitare in modo equo la vendita e la promozione di libri
MERATE – Vendita di libri all’auditorium e, più in generale, nelle strutture pubbliche. Il gruppo consiliare Prospettive per Merate ha presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale parlando di disparità di trattamento nei confronti delle associazioni culturali locali e chiedendo “se e quali misure concrete e strutturali l’Amministrazione intenda adottare per facilitare in modo equo la vendita e la promozione di libri da parte di autori e associazioni culturali locali”.
Il documento parte dal dato di fatto, ovvero dalla considerazione che “nelle scorse settimane si sono susseguite diverse- e lodevoli- iniziative di promozione culturale nell’auditorium comunale tra le quali, a titolo esemplificativo, quella denominata
Le Schiacciate”, aggiungendo che il Regolamento Comunale per l’uso delle strutture pubbliche definisce chiaramente l’uso gratuito di tali spazi come un vantaggio economico per i soggetti beneficiari. Una premessa a cui segue l’affermazione che “diverse associazioni locali che promuovono la cultura e la lettura lamentano una eccessiva onerosità o il diniego nell’autorizzazione alla vendita di libri da parte degli autori o delle associazioni stesse durante i loro eventi, spesso giustificata dal rischio di presunte finalità lucrative”.
Ricordando come Merate si fregi del titolo di città che legge e che in occasione di eventi analoghi recentemente ospitati, è stata sistematicamente effettuata la vendita, peraltro non
evidenziata sulle locandine, di libri da parte degli autori protagonisti della serata, il gruppo capitanato da Massimo Panzeri chiede all’amministrazione comunale chiarimenti sul vantaggio economico per iniziative interne e se “sia consapevole della disparità di trattamento che tale esclusività crea nei confronti delle associazioni culturali locali che, in iniziative analoghe, vedono la loro richiesta di vendita di libri (anche solo quelli degli autori presenti) negata o subordinata al pagamento di oneri e autorizzazioni complesse, a causa del timore di presunte “finalità lucrative”.
Richieste a cui si aggiunge quella di sapere “se e quali misure concrete e strutturali l’Amministrazione intenda adottare per facilitare in modo equo la vendita e la promozione di libri da parte di autori e associazioni culturali locali – snellendo la burocrazia e uniformando i criteri – in piena coerenza con l’obiettivo dichiarato di essere una “Città che legge” e di supportare il tessuto culturale locale, anche al di fuori delle sole iniziative interne all’ente.
L’interrogazione (qui il testo integrale) verrà discussa in Consiglio comunale lunedì prossimo, 3 novembre.

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