Nuovo Ponte sull’Adda: 14 sindaci chiedono chiarezza all’assessore regionale Terzi

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Ponte di Paderno

“Il rifiuto di estendere alla sponda ovest dell’Adda le stesse informazioni già presentate ai Sindaci bergamaschi è inspiegabile e inaccettabile”

PADERNO D’ADDA – La frattura tra Regione Lombardia e 14 Comuni delle province di Lecco, Monza e della Brianza e della Città Metropolitana di Milano si fa sempre più profonda. Al centro dello scontro, le ipotesi di nuovi attraversamenti dell’Adda nel tratto tra Paderno-Calusco e Trezzo-Capriate, illustrate lo scorso 12 maggio a Bergamo in una riunione riservata ad alcuni Sindaci della sponda bergamasca, senza alcun coinvolgimento delle Amministrazioni sulla sponda occidentale del fiume.

Con una nota datata 17 luglio, l’Assessore regionale Claudia Terzi ha respinto la richiesta congiunta dei Comuni di convocare un incontro per ottenere un quadro completo e aggiornato delle progettualità infrastrutturali in corso. La richiesta era stata avanzata a fine giugno dai Sindaci di Paderno d’Adda, Imbersago, Merate, Robbiate, Lomagna, Osnago, Verderio, Bernareggio, Carnate, Cornate d’Adda, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate e Trezzo sull’Adda.

Alla base della richiesta, spiegano i Sindaci, non solo la necessità di trasparenza su interventi di grande impatto paesaggistico, ambientale e viabilistico, ma anche l’esigenza di partecipare in modo coordinato e formale a un processo che rischia di escludere interi territori. “Vista la portata degli interventi, la complessità delle criticità viabilistiche e la delicatezza dei contesti paesaggistici e ambientali interessati – si legge nella loro nota – i Comuni ritengono indispensabile un coordinamento trasparente e un coinvolgimento formale di tutte le amministrazioni coinvolte”.

Come sottolineano gli stessi Sindaci, l’assessore Terzi, nella sua risposta, ha definito le nuove ipotesi infrastrutturali come “integrative” e non sostitutive delle infrastrutture esistenti, ritenendo dunque non necessario un incontro specifico con tutti i Comuni. Una posizione che i Sindaci non contestano nella sostanza, ma che considerano comunque insufficiente per giustificare l’esclusione. “Il rifiuto di estendere alla sponda ovest dell’Adda le stesse informazioni già presentate ai Sindaci bergamaschi è inspiegabile e inaccettabile. Un atteggiamento che mette in discussione l’equità istituzionale e il diritto di tutte le comunità locali a essere informate e coinvolte”.

Parallelamente, i Comuni avevano chiesto anche la sospensione di 30 giorni del Dibattito Pubblico sul nuovo ponte San Michele, per permettere a cittadini, enti e comitati di analizzare nel dettaglio l’intero disegno infrastrutturale presentato da RFI e Regione Lombardia. Una proroga che è stata concessa da RFI.

Tuttavia, a dibattito ancora in corso, ha destato sorpresa un’altra affermazione dell’Assessore Terzi, che nella nota parla già di un “nuovo ponte misto ferroviario/stradale tra Paderno e Calusco” come scelta definitiva. Una dichiarazione che, secondo i Sindaci, rischia di vanificare il senso stesso del confronto pubblico. “Sorprende che l’Assessore parli già di un nuovo ponte come scelta definitiva – sottolineano – mentre il Dibattito Pubblico è ancora in corso e diverse ipotesi sono ancora oggetto di confronto tra enti e cittadini”.

Nessuna opposizione ideologica o preconcetta, precisano i primi cittadini. Ma proprio perché le nuove opere sono considerate “integrative”, è necessario che vengano valutate in un quadro organico, con una visione d’insieme e secondo modalità condivise. Per i territori interessati, trasparenza e partecipazione non sono opzionali, ma condizioni fondamentali.