Aumentate le risorse, contributo per sezioni nominali ma indicizzato e budget ‘extra’ se necessario
Il sindaco: “Trovato migliore punto di equilibrio possibile”. Fortino: “Riconosciuto il nostro essenziale ruolo per la città”
LECCO – Intesa trovata e messa nero su bianco nella nuova convenzione che Comune di Lecco e l’Associazione delle scuole dell’Infanzia paritarie, dopo un confronto di diversi mesi, andranno finalmente a siglare.
“Ci sono stati significativi sforzi reciproci per trovare il migliore punto di equilibrio possibile – ha spiegato il sindaco Mauro Gattinoni, aprendo la conferenza stampa nella quale è stata presentata la nuova proposta di convenzione – abbiamo tenuto conto delle variabili che non dipendono dalle parti, come il calo demografico e l’incremento dei costi, che necessitano di essere governate per non far crollare il sistema. La convenzione si dota dell’elasticità necessaria che può essere continuamente gestita per consentire un percorso di sostenibilità”.
Rispetto alla proposta originale, l’amministrazione ha tenuto la barra dritta sul conteggio nominale delle sezioni, ovvero calcolate su una media di 20 bambini residenti a Lecco per classe. In totale saranno dunque 31 le sezioni previste ai fini della convenzione (quelle reali sono invece 37, includendo anche gli alunni non residenti) e ad esse viene ripartito il contributo di un milione di euro annuo stanziato dal municipio, per circa 32,2 mila euro a sezione.
Il Comune ha invece accettato la richiesta delle scuole di indicizzare annualmente il contributo, che potrà essere incrementato in base all’aumento percentuale dei prezzi al consumo stabilito dall’Istat.
Si tratta di una ‘clausola’ di sicurezza per le scuole e non sarà la sola: è previsto infatti un contributo una tantum ancora da stabilire per quest’anno, a fronte dei forti rincari dell’energia, e contributi straordinari fino al raggiungimento del milione di euro stanziato che potranno essere utilizzati nel caso le sezioni dovessero calare a fronte della diminuzione delle iscrizioni, a seguito del calo demografico.
Una misura questa, come spiegato dall’assessore Emanuele Torri, con cui si vuole scongiurare il rischio di chiusura degli asili in particolare nelle realtà più periferiche della città.
E’ previsto inoltre, come da proposta iniziale, un contributo annuo di 400 mila euro a sostegno degli interventi per la disabilità a cui si aggiungono risorse extra budget fino al raggiungimento di 450 mila euro da cui attingere in caso di ulteriori costi sostenuti dalle scuole.
“La novità più importante rispetto al passato è però la durata, aumentata a cinque anni, della convenzione – ha spiegato l’assessore Torri – per noi questo è un attestato di grande fiducia nei confronti delle scuole dell’infanzia paritarie e ci immaginiamo di avere un tempo maggiore, nei prossimi cinque anni, per affrontare insieme a loro le sfide del futuro e cercare di reagire alle curve del trend demografico”.
Una soddisfazione bipartisan: “Se raccontiamo di una storia che potrà proseguire è perché in questi mesi si è sempre mantenuta un’apertura di dialogo che ci ha portato a questa nuova convenzione – spiega Angela Fortino, presidente dell’Associazione Scuole Paritarie – inutile negare che eravamo partiti da posizioni diverse ma siamo riusciti a portare la discussione sull’unico binario possibile, ovvero il riconoscimento del ruolo di ciascuno. Per noi era importante che venisse compresa, così è stato, l’importanza del servizio da noi svolto per la città, che accoglie oltre mille bambini nella fascia tra 0-6 anni”
“Abbiamo condiviso il fatto – ha aggiunto Fortino – che questa storia dovesse proseguire nel migliore dei modi per tutelare la libertà di scelta delle famiglie”.