VARENNA – Precisare le ragioni politiche e giuridiche che hanno portato all’approvazione del Pgt “in violazione ai rilievi segnalati dagli enti sovraccomunali, particolarmente critici su due Ambiti di trasformazione urbana (Atu 1 e Atu 2)”; indicare i nominativi dei professionisti, sia interni sia esterni all’Amministrazione, che hanno validato sul piano tecnico le controdeduzioni alle osservazioni; conoscere i costi sopportati dalla cittadinanza per l’incarico agli estensori del Piano e per le remunerazioni ordinarie e straordinarie all’architetto Andrea Negrini, al dottor Andrea Bongini e a eventuali altri soggetti intervenuti; quale sia l’intendimento del sindaco e dei consiglieri in caso di notifica al Comune di eventuali contenziosi amministrativi.
Sono queste alcune tra le richieste contenute nell’interpellanza presentata oggi, lunedì 4 agosto, dai consiglieri Giuseppe Dajelli e Mauro Manzoni, della lista “Vivere Varenna”, al sindaco Carlo Molteni in materia di Piano di governo del territorio.
Gli esponenti dello schieramento di minoranza, peraltro, non si fermano qui. Sempre attraverso la stessa interpellanza chiedono di sapere se i componenti della giunta e i consiglieri comunali che hanno votato a favore del Pgt “abbiano escluso la possibilità di un riesame delle loro decisioni sulla base della presa di posizione annunciata dalla Regione Lombardia” e se sia stata promossa un’azione legale “per danno all’immagine” e, in caso affermativo, nei confronti di quali soggetti e “chi sia stato incaricato nella difesa della pubblica amministrazione e con quali costi”.
Dajelli e Manzoni tornano dunque alla carica il giorno dopo il lancio, da parte di Legambiente, della nuova petizione indirizzata al governatore della Lombardia, Roberto Maroni, e all’assessore regionale al Territorio, all’urbanistica e alla difesa del suolo, Viviana Beccalossi, per chiedere loro “di tutelare e salvaguardare il patrimonio paesaggistico di Varenna, affinché non venga alterato dall’insostenibile progetto di un fantomatico polo turistico in località Olivedo”.
Nell’introdurre la loro interpellanza i consiglieri Dajelli e Manzoni non esitano a parlare di “elementi di illegittimità emersi nel corso del procedimento di formazione del vigente Piano di governo del territorio” e richiamano quanto da loro stessi sostenuto in sede consiliare lo scorso 13 marzo in occasione della definitiva approvazione del Pgt, con l’invito “a voler rivedere tutta l’impostazione del Piano, integrando l’istruttoria e conformando lo strumento urbanistico alle previsioni e ai contributi emersi”.
Non manca neppure, nell’interpellanza, il riferimento agli atti e ai pareri vincolanti formulati dalla Regione, dalla Provincia di Lecco, dall’Arpa e dall’Asl, che avevano richiesto “consistenti revisioni del Pgt”.
Inevitabile, poi, il riferimento alla posizione assunta in particolare dalla Regione Lombardia, “che ha stigmatizzato – scrivono Dajelli e Manzoni – la linea seguita dal Comune di Varenna, ponendola in contrasto con i disposti della legge regionale 12 del 2005 per avere solamente ridotto ma non azzerato la volumetria dell’insediamento del polo di Olivedo”.
L’ultimo riferimento è alla delibera della Giunta regionale dello scorso 25 luglio con la quale è stato dato mandato al presidente di sottoscrivere la necessaria procura speciale alle liti al fine di impugnare davanti al Tar della Lombardia la delibera adottata, come già ricordato, lo scorso 13 marzo dal consiglio comunale di Varenna.