Referendum. PD: “Sì all’autonomia ma no strumentalizzazioni”

Tempo di lettura: 3 minuti
Giovanni Fornoni, segretario cittadino del PD
Giovanni Fornoni, segretario cittadino del PD

 

LECCO –  Nella seduta di lunedì nel consiglio comunale di Lecco è approdato il referendum sull’autonomia indetto da Regione Lombardia, in seguito a un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord. Il 22 ottobre 2017 infatti i cittadini lombardi saranno chiamati alle urne.

“A Lecco – dichiara Giovanni Fornoni, segretario Cittadino del PD – in accordo con quanto deliberato dall’Assemblea regionale del PD e in linea con il documento scritto dai Sindaci dem che sosterranno il Sì, ribadiamo che in vista di questa consultazione il PD farà il possibile per promuovere una corretta informazione sul merito del quesito referendario”. Aggiunge Fornoni: “Siamo favorevoli al federalismo differenziato, inserito in Costituzione dal centrosinistra nel 2001, che consente alle Regioni virtuose e con i bilanci in regola di ottenere maggiore autonomia in alcuni settori come l’Ambiente, i Beni Culturali, la Protezione Civile, l’Istruzione e la Formazione, la Ricerca scientifica e il sostegno allo Sviluppo secondo le modalità indicate dall’articolo 116 della Costituzione richiamato espressamente dal quesito”.

“Il PD Città di Lecco vigilerà con forza -aggiunge Fornoni – contro tutte le strumentalizzazioni propagandistiche messe in atto dalla Lega Nord e dalla Presidenza della Regione Lombardia in primis quella sul residuo fiscale e le tasse pagate dai lombardi, che non hanno nessun tipo di relazione con il Referendum. Questa è una consultazione che non è vincolante, solo consultiva e il cui esito è scontato. Certo sarebbe stato meglio se la Presidenza e la Giunta Regionale avessero evitato, come da noi chiesto più volte, di sprecare 50 milioni di euro in questa consultazione, ed avessero invece iniziato un lavoro serio e condiviso per chiedere ed ottenere più autonomia e risorse (stimabili in non più di 2 miliardi di €) sulle materie sopra ricordate. Purtroppo non è andata così e quindi nostro preciso dovere è quello di aprire gli occhi ai cittadini lombardi che certo dimostreranno di non voler essere presi in giro”

Il consigliere comunale Vittorio Gattari

“Ad esempio in Emilia-Romagna stanno operando proprio in questo senso , senza spendere inutilmente 50 milioni di soldi pubblici” aggiunge il segretario cittadino dei dem. “Con questo referendum si rischia di trasformare in una farsa quella che è una legittima richiesta di maggiore autonomia. Se si vuole discutere seriamente di questi temi il PD ci sarà. Se il referendum diventerà una farsa, noi non ne prenderemo parte”.

“Proprio in questa direzione vanno gli emendamenti che come gruppo PD abbiamo presentato all’odg della Lega” aggiunge il capogruppo PD in consiglio comunale, Vittorio Gattari. “In questo modo si chiede al Comune di Lecco di promuovere una corretta informazione sul referendum tra i cittadini. Con i nostri emendamenti si specifica che il referendum non era necessario, perché la Lombardia poteva attivare comunque le procedure per la richiesta di maggiore autonomia”.

“A prescindere dall’esito, noi siamo comunque favorevoli a delle forme di autonomia, del federalismo differenziato, tant’è che lo abbiamo inserito noi in Costituzione e che nel 2015 è stato fatto un documento dai sindaci e dai presidenti di provincia trasversali che lo diceva e che l’Emilia-Romagna guidata dal PD ha intrapreso questo percorso senza indire un costoso referendum”. Gli emendamenti del PD sono stati accolti dalla Lega, così anche il PD ha votato a favore all’ordine del giorno.