MILANO – “Un frutto concreto dell’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia da 20 milioni approvato lo scorso 13 settembre”. Così Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia commenta la delibera, approvata dalla Giunta, sui criteri contenuti nel bando di assegnazione di contributi per rendere accessibili le palestre al pubblico in orario extra-scolastico. Lo stesso strumento consentirà anche la riqualificazione degli impianti sportivi, per migliorarne la fruibilità, l’attrattività e il pieno utilizzo da parte di tutti.
RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO – “Il primo obiettivo che Regione Lombardia si prefigge con questa delibera – aggiunge l’assessore – è riqualificare le palestre degli istituti esistenti, al fine di incrementarne l’utilizzo, anche in orario extra-scolastico, da parte dei cittadini e delle società sportive”. “Regione Lombardia – continua l’assessore – promuove da sempre la pratica delle attività sportive per il miglioramento delle condizioni psico-fisiche e della salute dei cittadini. Rientra in quest’ottica la serie di interventi che coinvolgeranno soprattutto i giovani e le società sportive”
LE OPERE FINANZIABILI – Il bando permetterà di finanziare accessi diretti dall’esterno alle strutture sportive, opere di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento e completamento, senza escludere l’adeguamento tecnologico, il contenimento dei consumi energetici, l’abbattimento delle barriere architettoniche.
DOTAZIONE DI 1,5 MILIONI – Il bando, cui potranno accedere Comuni e Province quali proprietari delle palestre, verrà aperto, con la modalità a sportello, con una dotazione di 1,5 milioni che potrà essere incrementata fino a 2,5 a fronte di un ampio riscontro dell’iniziativa. Il contributo, a fondo perduto, sarà pari all’80 per cento della spesa ritenuta ammissibile per i Comuni non montani fino a 3.000 abitanti e per quelli montani fino a 5.000, mentre sarà del 50 per cento per tutti gli altri soggetti.
IMPIANTISTICA SPORTIVA COMPETENZA REGIONALE – “Con il bando dell’ex ministro Idem – ricorda ancora l’assessore – erano stati messi in campo ben 23 milioni di euro da destinare all’impiantistica di base sportiva. La sentenza della Corte Costituzionale ha reso di fatto nullo il decreto, poiché la materia è anche di competenza delle Regioni. Onestamente esistevano già molte difficoltà a creare una graduatoria per il necessario tempo occorrente a valutare le oltre 10.000 domande pervenute al Ministero”.
RISORSE TORNINO ALLE REGIONI – “Mi auguro – è l’auspicio di Rossi – che questi fondi non vengano riassorbiti dal bilancio statale, ma che rimangano a disposizione delle Regioni per la stessa finalità, ovvero per lo sviluppo dell’impiantistica sportiva di base. L’esigenza di intervento a sostegno delle Amministrazioni locali e delle associazioni sportive è testimoniata proprio dal grandissimo numero di richieste arrivate da tutto il Paese. Spero vivamente che queste risorse siano ridistribuite a tutte le Regioni, proporzionalmente e in base al numero degli abitanti; a loro volta le Regioni dovranno utilizzare queste risorse con questa esclusiva finalità (riammodernamento, riqualificazione degli impianti sportivi esistenti)”.
MISURA ANTI-CRISI PER COMUNI E PROVINCE – “Regione Lombardia con questa misura conferma – conclude l’assessore Rossi – la volontà di schierarsi a fianco di Province e Comuni, i cui bilanci spesso non permettono investimenti a causa dei vincoli imposti dal Patto di stabilità. Un provvedimento anti-crisi che dimostra la nostra grande attenzione al mondo dello sport e alle strutture impiantistiche della nostra regione”.

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