“Troppe tasse e pochi servizi ai cittadini: rompiamo il patto!”

Tempo di lettura: 3 minuti

LECCO – “Da quando la politica romana ha annunciato la riduzione delle tasse le abbiamo viste solo aumentare, con nuovi nomi, nuove scadenze e nuove modalità. I cittadini però si chiedono che fine fanno questi soldi visto che non si traducono in servizi ai cittadini”.

E’ il capogruppo in consiglio comunale di Lecco della Lega Nord, Cinzia Bettega, a guidare la discussione dell’assemblea cittadina “d’emergenza” contro il patto di stabilità, una misura considerata una vera zavorra che impedisce ai Comuni di fare il loro mestiere.

Risorse ferme nelle casse pubbliche per i vincoli imposti al bilancio, investimenti su opere e lavori bloccati e imposte comunale che aumentano per far fronte a questa problematica, oltre che alla riduzione dei trasferimenti di soldi dallo Stato agli Enti locali.

A Lecco, come denunciato dal Carroccio, ogni anno i cittadini versano allo Stato 220 milioni di euro di sola Irpef e ne tornerebbero sul territorio solo 730 mila (3 euro ogni 1000).

“A causa del patto di stabilità – sottolineano – Il Comune di Lecco non può mediamente spendere circa 4 milioni per interventi di assoluta urgenza. Il tutto per pagare i debiti agli enti che continuano invece a dilapidare risorse non loro, mentre i nostri cittadini, oltre alle tasse già versate, sono costretti anche a contribuire al pagamento dei servizi comunali”.

E’ nata così l’iniziativa “Rompiamo il patto” che nel weekend si svolgerà con assemblee cittadine in tutte le province lombarde. Un’iniziativa che si propone come “cittadina e senza colore politico” ma che di fatto è stata portata avanti dalla Lega Nord che ha cercato di coinvolgere altre forze politiche nel dibattito. Così anche a Lecco il Carroccio è sceso in campo venerdì sera nell’aula consiliare del Comune, radunando esponenti politici anche della sinistra lecchese.

Le tasse nel mirino delle critiche, ponendo anche un metro di confronto di virtuosità tra le amministrazioni lombarde e quelle di altre regioni italiane: quello del numero di dipendenti pubblici in carico ai Comuni.

Quello di Lecco ne ha 360 per 48 mila abitanti ed è in linea con la Lombardia (6,27 dipendenti ogni mille abitanti, tenuto conto che si tratta di un Comune capoluogo – spiegano dal Carroccio – In Sicilia il rapporto medio è invece di 10,95 dipendenti ogni mille abitanti, come se Lecco avesse 525 dipendenti”.

Amaro il commento del coordinatore della Lega, Giulio De Capitani: “Speravamo almeno che questo trattamento diseguale tra chi ha meriti e demeriti trovasse una compensazione nel patto di stabilità”.