Teleriscaldamento, dopo il “Friday for Future” i dubbi del Movimento 5 Stelle

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Massimo Riva Cinque Stelle M5S
Massimo Riva - M5S

I dubbi del Movimento 5 Stelle sulla realizzazione del Teleriscaldamento

Il consigliere lecchese Massimo Riva: “Ccon il Teleriscaldamento diventeremo dipendenti dall’importazione dei rifiuti”.

VALMADRERA – La preoccupazione per la pubblicazione del bando di gara per la costruzione e la gestione del teleriscaldamento è un tema più attuale che mai: proprio ieri, venerdì, migliaia di studenti sono scesi in piazza in tutta Italia e nel mondo per convincere i Governi ad adottare politiche più incisive per il riscaldamento climatico.

I dubbi del Movimento 5 Stelle

“Secondo i documenti ufficiali, per il teleriscaldamento di Valmadrera si parte da una base d’asta di oltre 80 milioni di euro: le offerte dovranno pervenire entro il 15 aprile. Non nascondiamo i nostri dubbi – ha dichiarato il consigliere comunale M5S di Lecco Massimo Riva – Mentre dalle nostre piazze si alza il grido d’allarme dei giovani lombardi giustamente preoccupati per il loro futuro e quello del pianeta, nel territorio lecchese si dà il via al bando per la costruzione di una rete di teleriscaldamento allacciata al forno inceneritore di Valmadrera, che ne allungherà la vita operativa rendendoci dipendenti dall’importazione di rifiuti per alimentarlo”.

Riva: “Per i nostri amministratori l’economia circolare può attendere”

“Gli studenti – continua il portavoce del Movimento 5 Stelle – chiedono alla politica azioni immediate per il contenimento delle emissioni nocive e del fabbisogno energetico. Ma ciò che di meglio i nostri amministratori locali riescono a partorire è teleriscaldare bruciando rifiuti edifici pubblici e provati inefficienti. Nessun investimento sul contrasto alla produzione di rifiuti, zero investimenti nel riciclo e riuso, assenza politiche energetiche ecosostenibili. Meglio continuare a bruciare rifiuti… L’economia circolare può attendere” ha concluso.