Dopo 12 mesi dal commissariamento e 7 della rielezione il primo cittadino traccia un primo bilancio
Tanta carne al fuoco tra viabilità, nuovo archivio comunale, interventi alle scuole, parcheggi, area industriale e bando Arest, nuova biblioteca e l’idea di acquistare la baita di Bongio…
BALLABIO – Sono passati 7 mesi dalla sua rielezione e un anno dal commissariamento del Comune, dopo i fatti ormai noti che avevano portato allo sgretolamento della maggioranza. A pochi giorni dalla fine del 2023, incontriamo Giovanni Bruno Bussola, sindaco di Ballabio.
L’appuntamento è in Comune. Il sindaco arriva, puntuale, telefono all’orecchio e nell’altra mano la sua borsa in pelle. Con lo sguardo si scusa, ma la telefonata si chiude subito. Saliamo nel suo ufficio, un computer, una scrivania e un tavolo con qualche sedia: l’essenziale.
Ci accomodiamo, il sindaco si aggiusta la camicia, si stropiccia velocemente gli occhi come per trovare la giusta concentrazione, senza riuscire a nascondere l’aria di chi inizia le giornate molto, molto presto. Iniziamo.
Un anno fa il commissariamento del Comune, sette mesi fa la sua rielezione. Che primo bilancio traccia?
“Posso dire, con un pizzico di ironia, che non tutti i mali vengono per nuocere. Quanto accaduto ha fatto sì che potessi ricandidarmi, presentandomi ai ballabiesi con una squadra totalmente affiatata e ben definita e oggi posso dire con serenità che siamo bel gruppo. Il tempo è già poco, in più se si spreca per litigare con dispendio anche di energie, si finisce per non fare il bene del paese e dei cittadini.
Il bilancio di questi primi sette mesi è positivo. Abbiamo gettato le basi per poter lavorare meglio e lo abbiamo fatto partendo da una riorganizzazione interna. In primis dalla Polizia Locale alla quale è stato dato un input chiaro: meno ore in ufficio e più ore in strada, visione pienamente condivisa dal Comandante Marco Maggio col sono in piena sintonia. Questo ha generato un boom di sanzioni, i numeri li daremo più avanti, che non sono le semplici multe per divieto di sosta, ma mezzi non assicurati, non revisionati, quindi un monitoraggio a tutela di tutti coloro che circolano sulle strade. Altro cambiamento per l’Ufficio Anagrafe con una nuova responsabile e così per l’Ufficio Tecnico dove ci avvaliamo del supporto dell’architetto Virginia Tentori”.
Il tema su cui la maggioranza del suo precedente mandato si è spaccata è stato il bando Arest. Quale futuro ora per l’area industriale?
“Abbiamo ripreso le carte in mano e abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per riprovarci con il bando Arest. Al momento non ci sono certezze sulla buona riuscita. Il commissariamento ha sospeso tutta la procedura e adesso stiamo aspettando il responso della Regione con l’auspicio di riusire a riprendere quel ‘treno’ ”.
Viabilità. Il problema delle frequenti chiusure della nuova Lecco – Ballabio in occasione di incidenti e non solo, si ripercuotono inevitabilmente anche sulla viabilità comunale. Ci sono soluzioni? E da Anas ci sono novità in merito ai tempi di chiusura del cantiere per la messa in sicurezza del punto in cui è scesa la frana lo scorso anno?
“Per quanto riguarda il cantiere di Anas non ha alcun tipo di informazione. Posso solo dire che la chiusura per un mese intero della nuova strada ha generato un disagio incredibile per ballabiesi e non solo. Mi sono invece fatto promotore insieme alla Provincia di Lecco di un protocollo di intesa per gestire le emergenze in caso di chiusure del tunnel. La soluzione è già nota, ed è quella di posizionare, alla bisogna, i movieri a Laorca in zona ponte della Gallina e a San Giovanni, istituendo il senso unico alternato per i mezzi pesanti. Anas aveva suggerito dei semafori intelligenti dedicati al traffico pesante, dando disponibilità di massima nel sostenere le spese di installazione. Stiamo aspettando che i tecnici del Comune di Lecco si esprimano in merito, in quanto i semafori verrebbero posizionati sul territorio comunale di Lecco. Con altra finalità, invece, a breve andremo a installare a due cartelli a messaggio variabile, il primo lo collocheremo all’imbocco della strada che sale ai Piani Resinelli, e servirà anche per comunicare in tempo reale eventuali chiusure della strada. Il secondo, verrà posizionato in centro a Ballabio superiore nei prossimi mesi”.
Dalla viabilità, alla mobilità dolce. Parliamo di ciclabile. Doveva essere un fiore all’occhiello e invece è diventata una patata bollente da gestire. Realizzata con l’allora sindaco Luigi Pontiggia e subito chiusa a causa della zona franosa in cui si snoda alle pendici del monte Due Mani, quale futuro le attende? Verrà riaperta o sarà necessario pensare a qualcosa di nuovo?
“Novità al momento non ce ne sono. Ma l’idea che abbiamo è quella di riaprirla. In passato avevamo pensato di ritracciarla a fianco della strada provinciale, ora invece, siamo più propensi per proteggere quella già esistente nei punti critici realizzando dei tunnel artificiali coperti da un piano inclinato, cosicché eventuali scariche di sassi scivolino sopra senza arrecate alcun danno. E’ un po’ la stessa logica di quello che si vede lungo la strada che da Isolaccia sale al Passo del Foscagno verso Livigno.
A proposito di territorio a rischio idrogeologico, qual è la situazione a Ballabio?
“La zona è sempre a rischio, siamo in montagna. A breve riprenderemo alcuni lavori di messa in sicurezza sospesi durante il commissariamento, come quelli in Valderia. Il nostro è un territorio da tenere monitorato costantemente perché dal punto di vista idrogeologico è fragile. Per questo sono importanti anche gli interventi della Protezione Civile che oggi ha un suo nuovo coordinatore e nuovi volontari, come per esempio l’iniziativa ‘Fiumi Sicuri’ che si è svolta a novembre, con interventi di pulizia volti a prevenire le situazioni di rischio”.
Insieme alla Protezione Civile ci sono molte altre associazioni che fanno di Ballabio un comune vivo e dinamico. Come si pone la sua Amministrazione verso queste realtà?
“Il rapporto con le associazioni è curato dall’assessore Barbara Crimella con cui c’è grande collaborazione. Quest’anno, a differenza del 2022 per via del commissariamento, siamo riusciti anche a erogare dei contributi a favore di eventi e iniziative che ci hanno permesso di animare l’estate ballabiese e così abbiamo fatto per il Natale”.
Sul fronte scuola ci sono novità o interventi in previsione?
“Dovremo sostituire la caldaia e rifare l’impianto di riscaldamento. L’assessore all’Edilizia Tino Cereda ha messo questo intervento tra quelli prioritari, considerando che l’impianto riscalda anche la palestra. Palestra, la quale va ricordato, è stata da poco sistemata grazie ai contributi giunti dal BIM (Bacino Imbrifero Montano) di Gravedona grazie ai quali dopo 20 anni siamo riusciti a cambiare la pavimentazione e dando una ritinteggiata a tutta la palestra.
Anche in Comune ci sono lavori in corso…
“Dopo il rifacimento dell’impianto di riscaldamento, adesso grazie ad un finanziamento statale, stiamo rifacendo l’impianto elettrico e, trattandosi di una villa dell‘800 dotata di un impianto che avrà 50 anni, il lavoro da svolgere è importante. Invece, come obiettivo da raggiungere a scadenza del mio mandato, c’è quello di realizzare il nuovo archivio comunale nella ‘dependance’, lavoro che abbiamo affidato ad una professionista che dovrà far ordine a tutti i documenti alcuni dei quali risalenti al 1800”.
In molti si chiedono quale sarà il destino dell’ex Colonia Ferrovieri, grande immobile ormai fatiscente. Quale sarà il futuro di quest’area?
“Lo stabile è di un privato. Recentemente ho emesso un’ordinanza di divieto d’accesso a tutta l’area, anche alla dependance ormai inagibile. Ritengo che sia la cosa più brutta di Ballabio e sarebbe bello poter valorizzare quell’angolo di paese. Tuttavia, senza l’iniziativa di un privato è impossibile, il comune non ha simili risorse. In passato si erano fatte molte ipotesi, ma ad oggi non c’è nessun progetto sul tavolo. L’unica certezza è che qualunque progetto troverà forma, servirà prima demolire l’ex colonia. Una riflessione più approfondita potremo farla il prossimo anno, quando metteremo mano al Piano di Governo del Territorio (PGT)”.
Spostiamoci più in alto e andiamo ai Piani Resinelli. L’introduzione dei parcheggi a pagamento come sta andando e in un futuro prossimo si prevedono altre novità?
“Dei quattro comuni che insistono ai Resinelli (gli altri sono Lecco, Mandello del Lario e Abbadia Lariana capofila, ndr), Ballabio ha poco territorio ma è proprietario di tutta la strada. Ritengo che la località debba essere valorizzata maggiormente dal punto di vista turistico. Posso dire che c’è un buon rapporto fra noi sindaci e con la Comunità Montana del Lario Orientale. Anzi, colgo l’occasione per complimentarmi con Roberto Azzoni sindaco di Abbadia Lariana che ha fatto tanto e molto spesso in silenzio e senza clamori. A breve verrà risistemata la pavimentazione del piazzale d’ingresso grazie ad un bando. Sul fronte parcheggi a pagamento io sono favorevole, perché quanto introitato viene reinvestito per il mantenimento e la cura di una località che per troppi anni è stata abbandonata a sé stessa. Personalmente sono ottimista perché vedo la possibilità di un miglioramento turistico non solo grazie al pubblico, ma anche grazie ai privati. E in questo senso un plauso va ai tanti ristoratori attivi e vivaci che si adoperano per fare dei Resinelli un posto accogliente”.
Abbiamo parlato di Comunità Montana? Ballabio si trova alle porte della Valsassina, non sarebbe più logico ceh facesse parte della Comunità Montana della Valsassina anziché della Comunità Montana del Lario Orientale e della Valle San Martino?
“E’ un argomento delicato. Tuttavia, ci sono servizi come nell’ambito sociale o il Suap per i quali ci appoggiamo allo sportello unico della Comunità Montana della Valsassina, ma siamo e restiamo in quella del Lario Orientale”.
Guardando più in là, quali sono gli obiettivi che vorrebbe raggiungere al termine del suo mandato?
“Riaprire in modo definitivo il centro di raccolta rifiuti comunale. Questo è un obiettivo che mi sono dato. Un altro, seppur ambizioso, è quello di realizzare la nuova biblioteca comunale nella struttura del Ventaglio al Parco Due Mani. E’ uno spazio importante che si trova vicino al parco dove il connubio sport e cultura sarebbe perfetto. Poi la riapertura della ciclopedonale, come ci siamo già detti. Trovare nuovi spazi, soprattutto in prossimità dei vecchi nuclei per realizzare parcheggi e infine, ma non da ultimo, acquistare la baita di Bongio affidandola al Cai Ballabio che ora la affitta dal privato. Un’operazione che verrebbe fatta anche in chiave turistica”.