CALOLZIO – Cesare Valsecchi non ci sta e replica alle critiche mosse nei confronti dell’amministrazione comunale dal capogruppo della Lega Nord, Marco Ghezzi, che nei giorni scorsi, in una lettera, ha duramente polemizzato su quanto fatto dal comune di Calolzio nell’ultimo anno (vedi articolo).
Il primo cittadino risponde, anch’esso con una lettera ai giornali:
“Leggiamo ancora in questi giorni sui mezzi di comunicazione le critiche e lamentele verso l’Amministrazione comunale di Calolziocorte per voce del consigliere e capogruppo della Lega Nord Ghezzi.
Ciò è legittimo e comprensibile, e noi che rappresentiamo una Amministrazione aperta al dialogo e al confronto, a maggior ragione lo riteniamo un aspetto della vita amministrativa, tra i diritti e i doveri dei diversi ruoli assunti. Intendiamo ascoltare, come sempre fatto, le voci della cittadinanza e considerare l’opinione di tutti i soggetti, minoranza compresa, ma ciò non è per nulla utile quando si ritorna di continuo sugli stessi argomenti, cui è stata già data risposta, o si ripropongono polemiche non costruttive e anzi alimentate artatamente, come la recente vicenda della Notte bianca, e diventa difficile comprendere la realtà dei fatti, soprattutto non si aiuta il cittadino a farsi un’idea su quanto avviene a Calolziocorte.
Occorre distinguere la realtà, con un confronto obiettivo, e le opinioni, per cui ci si divide politicamente ma evitando, secondo me, la strumentalizzazione politica. L’esempio delle polemiche sulla Notte bianca è significativo, e spiace dover ripetere: non c’è stato alcuno “scontro” e la posizione circa la Notte bianca è stata illustrata in modo chiaro e preciso, con dettagli sull’andamento della pratica, sulla necessità di regolamentare le iniziative tenendo conto degli obblighi di legge e allo stesso tempo consentire agli organizzatori di operare senza malintesi.
Non è rispettoso nei confronti di tutti quanti si sono impegnati per la migliore riuscita della Notte bianca, vedere una speculazione di partito quando dovrebbe invece essere un evento della città e dei cittadini, promossa (come avvenuto quest’anno) dai Volontari del soccorso e dalla locale rappresentanza di Confcommercio, non da una parte politica. E che piuttosto ci si auspica possa essere sostenuta anche da altre realtà di volontariato, e rivolta a tutta la cittadinanza. Circa l’assenza del gruppo calolziese di Protezione civile, evidentemente si era distratti quando con chiarezza e toni pacati ma precisi l’assessore Mazzoleni ha spiegato le motivazioni e in particolare come in effetti dall’organizzazione non era giunta alcuna richiesta d’intervento, anzi affermando che non c’era bisogno.
Perciò non intendiamo replicare su ogni questione, su ogni punto richiamato nel comunicato della Lega Nord: l’Amministrazione comunale di Calolziocorte è impegnata a realizzare il programma prefissato secondo i tempi e modi consentiti dalle risorse a disposizione e tenendo conto che la scelta di fondo, come dichiarato da subito e in modo esplicito fin dalla campagna elettorale, non è concentrarsi su grandi opere urbanistico-edilizie ma sul miglioramento dell’esistente, la definizione normativa che regola l’attività amministrativa e i rapporti con e per il cittadino, la partecipazione e l’accesso ai servizi.
Già in passato abbiamo fatto notare che le notevoli risorse a disposizione delle precedenti Amministrazioni non ci sono più, basti pensare che non entrano nelle casse comunali mediamente il milione di euro di allora ma poche decine di migliaia di euro. Ciò per la crisi nel settore dell’edilizia ma anche per la scelta di non “barattare” il consumo del suolo con i soldi da investire in opere, a volte necessarie a volte no, ma non sempre prioritarie.
Sarebbe invece lungo l’elenco che dimostra la reale “eredità” dei punti critici che ancora comportano oneri per l’Amministrazione: a iniziare dalla scuola di Sala, che richiede continua manutenzione straordinaria onerosa e che costerebbe forse meno rifarla ex novo. Lo stesso “tendone” o meglio tensostruttura adibita a palestra, installata a Sala: l’opera si è resa necessaria per offrire un servizio doveroso e importante, come più volte detto, realizzabile con le risorse a disposizione e consentendo un risparmio poiché è stata riutilizzata una struttura a minor costo.
I “disastrosi scavi al Lavello”, è una opinione e i pareri tecnici sono diversi: non è assolutamente detto che i lavori, necessari per lo spostamento dei servizi per la zona, abbiano messo realmente a rischio degli alberi.
La viabilità, così come per il piano della sosta, sarà in discussione all’inizio del 2016. Ma già alcuni interventi sono stati attuati e con riscontro positivo. Anche il parcheggio sottostante la piazza Vittorio Veneto si può dire viziato dalle scelte originarie della passata Amministrazione: i costi di gestione richiedono maggiori risorse che devono essere compensate o dagli utenti o da tutti i cittadini sotto forma di tasse. Dopo un costo di 85 euro mensili si è decisa la riduzione a 50, e ora viene un ipotizzato un aumento, che non è ancora definito e quindi non stabilito (sarà considerato nei prossimi mesi in fase di bilancio) ma comunque in linea col mercato, e non nelle cifre massime di cui si dice.
Circa Ausm non si è trattato di svendita a Silea, come si continua ad affermare, ma anzi è una scelta strategica e già chiunque può riscontrare il considerevole risparmio sulle tariffe.
I gemellaggi restano una delle attenzioni, ma richiedono risorse economiche e soprattutto, se fatto bene, relazioni e per questo serve tempo, se si vuole attuarlo seriamente. Il ritorno sarebbe non solo socioculturale ma anche turistico e eventualmente con benefici per le attività economiche.
Per quanto riguarda l’inaugurazione dei giardini del Lavello, è inutile che si continui a guardare all’Amministrazione comunale, quando si trattava di iniziativa curata dalla Fondazione Lavello, in merito alla quale vicenda si è già data risposta.
Sull’ex assessore Rota non torno sull’argomento, ma non è stata cacciata, semplicemente dopo un atto contrario deliberatamente preso in disaccordo con la Giunta, si è posta al di fuori della maggioranza.
Circa l’illuminazione, trascurata negli anni scorsi, la passata amministrazione era intervenuta con rattoppi e interventi parziali. Per effettuare un intervento risolutivo e che consenta notevoli risparmi a parità o in miglioramento dell’efficienza, è servito un piano completo e come annunciato da tempo, sarà realizzato nel corso 2016.
Insomma, come si usa dire, fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Rispetto a chi sa far tanto rumore su tutto, anche dicendo bellamente come non sono i fatti, noi preferiamo impegnarci a far crescere una Calolziocorte migliore, per quel che possibile. E purtroppo, con ben poco o nullo contributo di chi aspirerebbe ad amministrare la città”.