Il dialogo interiore

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Uno degli elementi più importanti nella dimensione psicologica di uno sportivo è il dialogo interiore: cosa si dice, cosa si pensa e soprattutto come si interpretano le circostanze. E’ facile comprendere questo tipo di situazioni osservando una squadra di calcio qualsiasi. Spesso l’atteggiamento abbastanza omogeneo degli uomini in campo cambia quando questa subisce una rete: c’è chi si deprime e gioca peggio, chi diventa più aggressivo ma anche chi gioca decisamente meglio! Gli 11 sono sempre gli stessi ma ognuno di loro interpreta la situazione in modo differente: alcuni penseranno “ecco lo sapevo che finiva così”, altri invece “che… rabbia, non esiste!” e chi invece si dirà subito “dobbiamo subito recuperare”.

Lo sportivo parla con se stesso e nel farlo si dà delle disposizioni interiori che si riflettono sulle azioni in campo. Nascosta dietro ad un’ovvietà si nasconde un’importante area di possibile preparazione mentale: cosa succede nel momento in cui stabilisco a priori come interpreterò e mi parlerò durante le fasi di gioco? Stiamo agendo sul SELF TALK, il dialogo interiore, che è il motore delle nostre azioni. Lo sportivo che riesce a trovare le parole giuste per se stesso, nei vari momenti di una prestazione atletica, ha in mano uno strumento dal controllo diretto, che permette di modificare l’orientamento del proprio pensiero e la concentrazione sul compito.

Ecco un semplice esercizio per prendere confidenza con il self talk: andate a correre, giusto un paio di chilometri, e durante l’attività continuate a ripetervi “non ce la faccio, sono stanco, ora mi fermo, mi manca il fiato, mi fanno male i muscoli” trovate conferma di ciò che dite concentrandovi sulle vostre sensazioni corporee. Quando avete finito provate a chiedervi come vi sentite. Il giorno successivo fatevi un’altra corsetta, ma in questo caso continuate a dirvi: “vado forte, mi sento bene, ce la faccio, sono tonico”. Cercate di sentire nel vostro fisico quanto dichiarato. Una volta conclusa l’attività, come vi sentite, in questo caso?

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Dott. Mauro Lucchetta

 

 

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