DERVIO/SUELLO – I bambini della classe V di Suello, accompagnati dalle insegnanti, hanno vissuto sui monti di Corenno Plinio un’esperienza indimenticabile e di grande valore formativo.
Venerdì 21 aprile infatti, sono stati guidati da un gruppo di Alpini di Cesana Brianza, Suello, Dervio e Lecco, nella concretezza dei resti della Linea Cadorna ritrovati e restaurati attraverso un Programma di Cooperazione Transfrontaliera che ha comportato un impegno di oltre 900 giornate-uomo.
Gli alunni hanno scoperto e imparato a conoscere le strategie che hanno guidato la realizzazione di queste opere e ad immaginare la vita dei soldati che qui hanno combattuto durante la prima guerra mondiale.
Hanno potuto distinguere postazioni singole e multiple per mitragliatrici blindate e non, a riconoscere le banchine realizzate in calcestruzzo e quelle ottenute semplicemente accostando grosse pietre piatte, ad individuare le postazioni lineari per fucilieri e le piazzole destinate ad ospitare l’artiglieria. Sono entrati in ricoveri in caverna e sulle pareti di uno di essi hanno potuto riconoscere i segni dello scalpello con cui era stato scavato, sono stati sollecitati a scoprire la relazione dei manufatti con la struttura del territorio e ad individuare come siano stati utilizzati o modificati gli elementi naturali per rendere più efficace la linea difensiva.
Il signor Ivan Piazza, non solo ha fornito delle informazioni accurate sulle opere che via via venivano osservate e sulle modalità di ricerca, ritrovamento e restauro utilizzate, ma ha saputo catturare con le sue parole l’attenzione dei bambini ed invogliarli ad immaginare le lunghe attese, i movimenti rapidi e precisi, la fatica e il rischio, le piogge battenti, il silenzio del riposo nelle gallerie e forse anche i pensieri e le immagini delle lontane persone amate.
Un’esperienza che i bambini ricorderanno e che la splendida giornata e la bellezza del paesaggio hanno contribuito a rendere indimenticabile, un’esperienza però sicuramente ancora più importante per il suo valore umano.
Gli alpini infatti, non solo con le loro parole, ma con l’ascolto, i gesti, il semplice camminare insieme hanno permesso agli alunni di sentirsi parte di una comunità che affonda le sue radici nel passato e le sa custodire, hanno saputo tramandare “la memoria”, sollecitare la consapevolezza che la vita non si affronta nella solitudine ma nel legame con gli altri e che proprio in questo legame si costruisce l’identità di ciascuno, si sperimentano e condividono i valori, si trova la forza di progettare e di agire.
Al termine del percorso i bambini, sempre accompagnati dagli alpini, sono stati accolti all’oratorio di Dervio da Don Rino e dai suoi collaboratori. Qui hanno potuto consumare un ricco e gustoso pranzo concluso con dolce e cioccolato e sentirsi ancora una volta considerati importanti e valorizzati.
Un grazie speciale, cantato in coro prima di ripartire, è stato il saluto dei giovani ragazzi della V^ di Suello a tutti coloro che hanno permesso loro di vivere questa esperienza, un’esperienza positiva che anche altre scuole potrebbero sperimentare.
Un ultimo ringraziamento è rivolto all’Amministrazione Comunale di Suello che ha contribuito alla realizzazione dell’uscita ed in particolare alla prof. Vanna Biffi che ha collaborato con le insegnanti alla realizzazione del Progetto.