Scuola. Iscrizioni on line e salta l’obbligo della terza media

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“Non scaldare i banchi, vai a lavorare”! Detto fatto, dal prossimo anno scolastico (2012-2013) i ragazzi che hanno più di 15 anni e si trascinano nelle aule delle medie (scuola secondaria di primo grado) senza poi tanta voglia di rimanere tra i libri, posso assolvere l’obbligo della ‘licenza di terza media’ mettendosi a lavorare e più precisamente stipulando un contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale.

Le modalità per mettere in pratica questa scelta verranno definite dal ministero dell’Istruzione nei prossimi giorni.

Sempre in riferimento all’obbligo di istruzione, la circolare circolare n. 110 del 29 dicembre 2011 rammenta che gli studenti che non hanno conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo e che hanno compiuto il sedicesimo anno di età, possono conseguire tale titolo anche presso gli EDA –  Centri Territoriali Permanenti.

Nel frattempo è stata stabilito che il 20 febbraio prossimo è la data entro la quale è necessario iscriversi alle scuole di ogni ordine e grado per frequentare il prossimo anno scolastico. Le iscrizioni potranno essere effettuate anche attraverso un nuovo sistema on line,  che verrà attivato nei prossimi giorni sul sito  del MIUR (ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) per le prime classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, pur rimanendo attiva la tradizionale procedura di iscrizione presso le istituzioni scolastiche.

Dal prossimo anno scolastico è prevista una maggiore articolazione in opzioni delle aree di indirizzo degli istituti tecnici e degli istituti professionali, con utilizzazione, nel secondo biennio e nel quinto anno, degli spazi di flessibilità previsti dai regolamenti. Con una successiva comunicazione il MIUR fornirà l’elenco nazionale delle opzioni che verranno attivate presso gli istituti tecnici e gli istituti professionali, secondo la programmazione regionale.

A Lecco queste possibilità avranno un peso particolarmente rilevanti perché il tessuto produttivo richiede soprattutto diplomati in queste scuole (vi è una offerta di lavoro che ogni anno non viene soddisfatta vedi articolo). Alcuni istituti come la Badoni si stanno già strutturando in questa direzione come abbiamo scritto a metà novembre vedi articolo andando a cercare fondi nell’area privata.