La Provincia aveva annunciato il provvedimento, ma per ora nulla è stato fatto
Il sindaco Motta: “Ho scritto due lettere a Villa Locatelli e attendo ancora risposta”
CALCO – Le auto continuano a svoltare tranquillamente a sinistra, sia arrivando che entrando in Arlate, in corrispondenza della curva di Sport.
A tre settimane dall’incidente mortale costato la vita a Giovanni Rindone e a due dai proclami della Provincia di intervenire per vietare la svolta a sinistra da e verso la Sp 342, prima con la segnaletica e poi con delle vere e proprie barriere fisiche, nulla è cambiato alla curva di Sport.
Da Lecco tutto tace
“Da Lecco nessuno ci ha chiamato e nessuno ci ha chiesto niente” commenta laconico il sindaco di Calco, Stefano Motta, pronto a sollecitare un intervento di messa in sicurezza della strada da parte della Provincia, proprietaria della strada, già prima del tragico incidente dello scorso 16 marzo.
“Non solo non abbiamo visto attuare alcun provvedimento, ma non abbiamo neppure ricevuto risposta alle due lettere inviate in Provincia”.
La prima lettera il 29 marzo
La prima missiva risale al 29 marzo, appena dopo la decisione della provincia, comunicata in Consiglio provinciale, di vietare la svolta a sinistra. Un provvedimento che si sarebbe dovuto attuare subito con la segnaletica e poi con una barriera fisica. “E’ evidente a tutti che quell’incrocio necessita di una messa in sicurezza. Ed era questo il senso dell’accordo di programma proposto a suo tempo dall’amministrazione comunale, cassato in modo affrettato e ingiustificato dalla Provincia. Ritengo costituisca un dovere di buona amministrazione definire le priorità nell’elenco delle opere pubbliche provinciali e intervenire laddove sussistono ragioni obiettive di sicurezza”.
Motta scettico sul divieto tout court di svolta a sinistra
Motta ha manifestato anche scetticismo circa la soluzione, apparsa fin troppo semplicistica, di vietare la svolta a sinistra alle auto nel tratto compreso tra la rotonda di Beverate e quella di Largo Pomeo. “Se per anni non è stata presa questo provvedimento, è perché una soluzione basata solo sui divieti non poteva soddisfare le esigenze della viabilità provinciale e comunale”.
“Così facendo si evitano infatti, peraltro parzialmente, i rischi immediati (restano le problematiche di Boffalora e via Saint Germain La Prade) e si manda in crisi un sistema paese che non può reggere, creando disagi enormi a tutti gli automobilisti, residenti e non, tra cui anche le attività produttive del territorio, e in particolar modo di Arlate”.
“Servono soluzioni di medio e lungo periodo”
Per Motta è troppo semplice liquidare il tutto chiedendo di impiegare 5 minuti in più per raggiungere le due rotonde, visto soprattutto il traffico che gravita sulla rotatoria di Largo Pomeo. Da qui la proposta di diverse soluzioni, di breve, medio e lungo periodo. “Innanzitutto va posto il divieto di svolta a sinistra solo per chi esce da via San Giorgio. E questo va fatto subito. Poi, bisogna attuare la messa in sicurezza dello svincolo così come previsto nell’incontro del 25 gennaio”.
Spartitraffico per vietare i sorpassi
Il che vuol dire posizionare degli spartitraffico in corrispondenza con l’ingresso in via Saint Germain Laprade (località Campo) e via San Giorgio. “Rimarrebbe la svolta a sinistra, ma protetta, per chi sale da Brivio mentre verrebbe vietata la svolta a sinistra per chi esce da via San Giorgio. Così le carreggiate si restringerebbero e verrebbe ridotta la velocità di percorrenza. E diventerebbe anche impossibile effettuare un sorpasso in curva per chi sale da Brivio”.
Una bretella che colleghi a Brivio
Ben più corposo l’intervento di più lungo periodo che prevede la chiusura dell’accesso e dell’uscita di via San Giorgio (esclusi i veicoli provenienti da Largo Pomeo e diretti ad Arlate) mediante la realizzazione di una bretella stradale, al confine tra i Comuni di Calco e Brivio, per collegare via Papa Giovanni XXIII con via San Giorgio a Brivio.
Un progetto importante per cui è necessario trovare una copertura finanziaria. Una speranza, in questo senso, arriva da un bando regionale, scovato da Motta nel bollettino ufficiale di regione Lombardia del 28 marzo.
Il bando regionale
“E’ un bando riservato a Comuni e province per la realizzazione di interventi per la riduzione dell’incidentalità stradale. Dato il forte tasso di incidentalità alla curva di Sport ritengo che che questo bando rappresenti un’occasione irripetibile per reperire le risorse economiche necessarie alla realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza proposta da questa amministrazione”. Motta ha già scritto in Provincia per chiedere al presidente Claudio Usuelli di farsi promotore, con i Comuni di Calco e Brivio, di una proposta progettuale idonea alla messa in sicurezza del sito.